“Nel pieno di più emergenze parallele e nel bel mezzo di un conflitto complesso, sembra assurdo dover perdere tempo a replicare a posizioni al limite della logica. Tuttavia, visto il coinvolgimento di migliaia di Volontarie, Volontari e personale della Croce Rossa è doveroso, a loro tutela e nel rispetto dell’incessante operato e della specchiata professionalità, ricordare all’ex Commissario della Croce Rossa Maurizio Scelli che l’azione di chi opera indossando l’Emblema è guidata da specifici e insindacabili principi e valori e nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Si parte per portare aiuto, non per giocare alla guerra. I nostri operatori in missione hanno le migliori competenze per ciò che devono fare, frutto di una lunga formazione e di tanta esperienza sul campo. La Croce Rossa non gioca a Risiko e nessun essere umano è adatto alla guerra. L’Associazione si riserva di intervenire per le vie legali, se necessario, a tutela dell’immagine di tutti i suoi Volontari e operatori”. Lo dichiara la Croce Rossa Italiana.
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Croce Rossa Italiana in Gibuti: l’importanza della collaborazione umanitaria
Gibuti, piccolo Stato del Corno d’Africa, rappresenta un punto nevralgico lungo le rotte migratorie che collegano l’Africa all’Asia. Ogni anno, migliaia di persone migranti attraversano il Paese affrontando condizioni estremamente difficili, spesso senza accesso a Leggi tutto…