"Pronti a fare la nostra parte, la CRI è un modello internazionale”
Dalla logistica alla comunicazione, fino all’organizzazione del volontariato e alle relazioni con le Istituzioni. Una delegazione della Croce Rossa Venezuelana è in missione in Italia, per studiare da vicino l’organizzazione della CRI in supporto alla campagna vaccinale. Il team inviato dalla consorella sudamericana, composto dalla responsabile della risposta al Covid-19 Natassha Carrasco Baptista, il delegato relazioni esterne Oliver Blanco Marcos e il responsabile della Comunicazione Luis Manuel Farias Villanueva, ha affrontato una sette giorni di full immmersion con un programma che ha previsto la visita ai centri vaccinali gestiti dalla CRI a Porta di Roma, alla Stazione Termini, all’aeroporto di Fiumicino e Latina a cui si sono aggiunti incontri specifici con rappresentanti di diverse Unità Operative CRI coinvolte.
“La Croce Rossa Italiana è riconosciuta a livello internazionale come un modello in questo campo, spiega Luis Manuel Farias, responsabile della Comunicazione della Croce Rossa Venezuelana. È una fortuna per noi poter vedere come funziona la macchina organizzativa che sta portando agli straordinari risultati ottenuti in Italia in questo campo. Questo tipo di vaccinazione di massa è un’esperienza nuova per tutti e questo rende questa visita ancora più preziosa, non molti nel mondo possono vantare questa esperienza. Stiamo facendo tesoro di tanti insegnamenti. La cosa che ci ha maggiormente impressionato – continua Farias- è che negli Hub tutto sembra funzionare facilmente, senza sforzi. In realtà questa apparente facilità è frutto di un grandissimo lavoro di organizzazione, di pianificazione e capacità. La Croce Rossa Venezuelana è da 125 anni al fianco dei più vulnerabili, con un folto gruppo di volontari capaci e pieni di entusiasmo. Sono sicuro che anche grazie al supporto della CRI, dell’IFRC e dell’ICRC, se dovessimo essere chiamati a supportare la campagna vaccinale che partirà in Venezuela, riusciremo ad ottenere ottimi risultati, cercando di replicare alcune dei modelli che abbiamo avuto la fortuna di studiare in questi giorni. La CRI si sta confermando -ancora una volta- un’eccellenza.”