Da nord a sud della nostra penisola, a dispetto del periodo vacanziero e del gran caldo che attanaglia l’Italia, le Infermiere Volontarie della Croce Rossa sono impegnate nel supporto sanitario previsto durante le attività di disinnesco di ordigni bellici, ad opera degli artificieri dell’Esercito Italiano. A Lanuvio, provincia di Roma, i primi di luglio sono state infatti ritrovate, da alcuni contadini, due bombe: una nella zona di via Laviniense, un grosso proiettile-bomba di artiglieria al fosforo, l’altra una granata del tipo bomba a mano, nella zona di via Scassati. Il team di specialisti del Sesto Reggimento Genio Pionieri, con al seguito un’autoambulanza con personale II.VV. e Corpo Militare C.R.I. ed i carabinieri della locale stazione, hanno rimosso gli ordigni per poi farli brillare in una cava sulla via Pontina ad Aprilia.Il 13 luglio in località Isolella, provincia di Vercelli, gli artificieri della Brigata Alpina Taurinense di Torino, scortati da una rappresentanza del Comando Carabinieri di Borgosesia, supportati dal Corpo Militare di Settimo Torinese e dalle Crocerossine di Vercelli hanno provveduto al disinnesco di una bomba risalente al secondo conflitto mondiale.
In Campania, le Infermiere Volontarie dell’ispettorato di Napoli, insieme al Corpo Militare del X Centro Mobilitazione Regione Campania, sono state impegnate per diversi servizi sanitari di supporto alle operazioni di bonifica di alcuni ordigni bellici recentemente rinvenuti.Lo scorso 14 Luglio a Teano (Caserta), dove è stato rinvenuto un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale: con il supporto dei carabinieri, gli artificieri hanno isolato l’ordigno e lo hanno fatto brillare nelle campagne circostanti. A seguire, il 16 Luglio ad Alife, sempre in provincia di Caserta, dove dopo il rinvenimento di un ordigno bellico presso Piedimonte Matese, carabinieri e polizia municipale hanno coordinato le operazioni di disinnesco.Quest’ultima operazione ha rivelato la presenza di un vasto deposito di bombe: 40 sono state disinnescate nella mattinata ed 8 sono state fatte brillare, ma le operazioni proseguiranno per tutta la prossima settimana. Si tratta infatti di ordigni particolarmente inquinanti per l’ambiente causa l’alto contenuto di azoto e fosforo, spesso rinvenuti accidentalmente dalla popolazione civile, ed è quindi fondamentale il tempestivo intervento delle autorità preposte alla loro rimozione.Tutte le operazioni si sono svolte secondo gli elevati standard di sicurezza previsti, anche grazie alla preziosa collaborazione delle Crocerossine, pronte ad intervenire in caso di necessità, insieme ai colleghi del Corpo Militare.