Cerimonia a Frascati per ricordare le vittime del bombardamento dell’8 settembre 1943
A Frascati, in occasione del 72° anniversario dell’8 settembre, giorno in cui in concomitanza con la proclamazione dell’armistizio la città venne pesantemente bombardata dalle forze anglo-americane, si è svolta una cerimonia per celebrare la commemorazione delle oltre 700 vittime del bombardamento dello stesso giorno del 1943 che comportò la distruzione di gran parte del centro abitato.
La città di Frascati, all’epoca della Seconda guerra mondiale, era la sede dell’OBS, il Comando generale del teatro di guerra nel Mediterraneo, affidato al Feldmaresciallo Albert Kesserling. A causa della presenza di questa personalità tedesca, la città fu colpita dal più tragico avvenimento della sua storia moderna, tanto da essere poi insignita della medaglia d’argento al valor civile.
Da alcuni anni, nel corso delle cerimonie molto partecipate che vengono appositamente predisposte e alle quali presenziano rappresentanti delle massime istituzioni nazionali, regionali e locali, la Civica Amministrazione ha voluto istituire il “Giorno della memoria” per ricordare alle giovani generazioni i drammi e gli orrori della guerra.
La celebrazione di quest’anno, articolata in vari momenti e località della città, ha previsto la rievocazione storica di quel tragico giorno con un minuto di raccoglimento al suono delle sirene antiaeree, il raduno delle varie delegazioni e il successivo corteo diretto al monumento ai Caduti dell’8 settembre 1943 e la celebrazione della Santa Messa officiata da S.E. monsignor Raffaello Martinelli, Vescovo della Diocesi Tiburtina, in ricordo delle vittime del bombardamento.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti al valor civile ai cittadini che, nei tragici frangenti dell’8 settembre del 1943 e nei giorni che seguirono, si adoperarono con spirito di sacrificio mettendo a rischio la propria vita per aiutare quanti in quel momento erano in difficoltà. Tra queste figure di spicco il Comune di Frascati ha inteso ricordare meritoriamente l’ex combattente locale Enrico Santinelli, che fu il primo Sindaco della città, il Sottotenente CRI Aldo Salvato, autore di numerosi salvataggi di sepolti fra le macerie del bombardamento e già insignito della medaglia d’argento al merito della Croce Rossa Italiana, e il Maresciallo Aiutante Salvatore Scrofani, artificiere dell’Esercito Italiano e successivamente ufficiale del Corpo Militare CRI, medaglia d’argento al valore dell’Esercito che effettuò numerosi disinneschi di ordigni esplosivi a Frascati.
Quest’anno, inoltre, c’è stata la partecipazione di una delegazione ufficiale della città di Foggia, capitanata dal suo Sindaco, dal momento che la città pugliese, come Frascati, subì una serie di incursioni aeree e pesanti bombardamenti. In uno di questi disastrosi attacchi venne demolito un intero rione, per colpire e distruggere l’imponente snodo ferroviario, che procurò numerose vittime civili.
Nella piazza della Cattedrale di Frascati, al fianco di due simulacri di enormi bombe aeree, simili al tipo di quelle sganciate nel 1943 sulla città, la cittadinanza ha potuto ammirare alcuni materiali dell’epoca del Corpo Militare CRI, che rappresentavano i soccorsi prestati in quei tragici giorni, in contrapposizione alle più moderne attrezzature ed automezzi di cui il Corpo oggi dispone.
Sottotenente CRI Salvatore SCROFANI. Sottotenente CRI Aldo SALVATO.