Siria: attaccato un convoglio di aiuti umanitari Onu e SARC diretto ad Aleppo. Uccise venti persone e un membro della Mezzaluna Rossa Siriana

immagine notizia

Nella tarda serata del 19 settembre un convoglio di aiuti umanitari diretto ad Aleppo, in Siria, organizzato dalle Nazioni Unite e dalla Mezzaluna Rossa Siriana (SARC), ha subito un attacco, con ogni probabilità un raid aereo, nel quale sono rimaste uccise almeno 20 persone, tra cui un membro della SARC, Omar Barakat. Inoltre sono stati distrutti 18 camion dei 31 che formavano l’intera colonna e un magazzino della SARC. Il convoglio al momento dell’attacco si trovava nella zona di Orum al Kubra a nord-ovest di Aleppo e avrebbe dovuto raggiungere 78mila persone in attesa degli aiuti.In seguito alla rottura della tregua, l’Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari dell’ONU ha deciso di sospendere le operazioni umanitarie in tutta la Siria. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) invece ha fatto sapere che proseguirà le proprie attività. “Continuiamo le nostre operazioni in Siria, quello che è accaduto questa notte potrà avere conseguenze sul nostro lavoro, come ritardi nel fornire assistenza nel salvare le vite, ma proseguiremo”, ha detto Ingy Sedky portavoce del CICR a Damasco.“Siamo totalmente devastati dalla morte di tante persone, tra cui uno dei nostri colleghi, il direttore di una nostra sede, Omar Barakat. E’ stato un membro attivo e coraggioso tra il personale e i volontari, lavorava senza sosta per alleviare le sofferenze del popolo siriano. E’ assolutamente inaccettabile che il nostro personale e i volontari continuino a pagare un prezzo così alto a causa dei combattimenti in corso”, ha detto il Presidente SARC, Abdulrahman Attar.“C’è stata una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario, che è del tutto inaccettabile. Non riuscendo a rispettare e proteggere i lavoratori e le strutture umanitarie potrebbe avere gravi ripercussioni sulle operazioni umanitarie in corso nel paese, privando così milioni di persone di un  essenziale aiuto per la loro sopravvivenza”, ha detto Peter Maurer, Presidente del CICR.“Oggi il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è in lutto. Esprimiamo solidarietà alla Mezzaluna Rossa Siriana e chiediamo alla comunità internazionale di garantire protezione agli operatori umanitari e ai volontari. Non siamo parte di questo conflitto”, ha detto Tadateru Konoé, il Presidente della Federazione Internazionale (FICR).“Sono scioccato e sconvolto dalle notizie provenienti da Aleppo”, ha commentato il Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente FICR Francesco Rocca, a New York per il vertice Onu su rifugiati e migranti. “Ancora una volta  – ha detto – siamo in lutto e piangiamo per i volontari della Mezzaluna Rossa Siriana. Il mio cuore è con loro”.In Siria è in corso uno dei conflitti più pericolosi per gli operatori umanitari in tutto il mondo. Nel corso degli ultimi sei anni, 54 dipendenti e volontari della SARC hanno perso la vita nello svolgimento delle loro attività.Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ancora chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare le norme del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione degli operatori umanitari.

  

  

          

Categorie: News

Copy link
Powered by Social Snap