Croce Rossa: i detenuti palestinesi in sciopero della fame rischiano conseguenze irreversibili per la loro salute
Gerusalemme/Ginevra – Dopo trentanove giorni di sciopero collettivo della fame dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, il Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC) invita tutte le parti interessate e le autorità a trovare una soluzione che eviti decessi o, comunque, danni irreversibili.“I medici dell’ICRC hanno visitato tutti i detenuti in sciopero della fame monitorando dettagliatamente la loro situazione”, ha dichiarato il capo del dipartimento sanitario ICRC in Israele e nei Territori Occupati, il dottor Gabriel Salazar. “A sei settimane dall’inizio dello sciopero della fame siamo preoccupati per le possibili conseguenze irreversibili della salute. Da un punto di vista medico, infatti, stiamo entrando in una fase critica”.Come istituzione umanitaria neutrale, ICRC non sostiene né promuove lo sciopero della fame. Esso, tuttavia, lavora per garantire che la dignità e l’integrità fisica dei detenuti siano rispettate in ogni momento. Per queste ragioni ICRC ha aumentato il personale in visita ai detenuti in sciopero della fame, compresi i medici, e ha intensificato il suo dialogo confidenziale con le autorità israeliane detentrici.ICRC è anche costantemente in contatto con i parenti dei detenuti ed è testimone diretto della loro preoccupazione che continua aumentare, anche per l’assenza di visite familiari.