Prevenzione In Movimento – Conoscere per prevenire
“Prevenzione In Movimento” è un progetto dei Giovani CRI finanziato dall’Ufficio Otto per Mille della Tavola Valdese.Il progetto si propone di promuovere la tutela della salute tra la popolazione migrante, attraverso incontri di informazione rivolti ai richiedenti asilo accolti nel CAS di Bresso (MI) e nel Centro “Fenoglio” di Settimo Torinese (TO) su prevenzione e diagnosi precoce delle malattie sessualmente trasmissibili, e la formazione specifica dei Giovani volontari CRI per promuoverne il ruolo di soggetti attivi nella prevenzione e sensibilizzazione.Nello specifico, l’obiettivo, è creare un modello per favorire la riduzione del contagio e dei rischi di contagio da HIV e malattie sessualmente trasmesse tra i richiedenti asilo presenti in Italia.L’ “Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezioni da HIV e dei casi di AIDS in Italia al 31 dicembre 2014” mostra, difatti, un aumento consistente dell’incidenza delle persone migranti malate di AIDS e recenti studi hanno dimostrato come la maggior parte dei nuovi casi hanno contratto il virus dopo l’arrivo in Italia.Per diversi fattori, è proprio dopo l’arrivo nei Paesi occidentali che le persone migranti risultano essere la popolazione più fragile rispetto al rischio di contagio delle malattie sessualmente trasmissibili.Il progetto è destinato a circa 700 richiedenti asilo di età compresa tra i 16 ed i 32 anni e provenienti principalmente da Bangladesh, Eritrea, Pakistan, Afghanistan, Costa D’Avorio, Nigeria, Camerun, Mali, Gambia, Ghana, Guinea, Senegal, Sudan, Etiopia.Dodici Giovani volontari a Bresso e undici a Settimo Torinese, dopo aver ricevuto una specifica formazione da un medico ed un mediatore culturale CRI sulla connessione tra migrazione e malattie sessualmente trasmissibili, parteciperanno agli incontri di informazione e sensibilizzazione su HIV/AIDS e malattie sessualmente trasmissibili previste.Al termine delle attività verrà realizzato un ToolKit cartaceo e digitale, destinato agli operatori e volontari che lavorano nei centri di accoglienza, che sarà presentato e condiviso in occasione della conferenza finale del progetto.