Emergenza migranti: Mineo, continua il lavoro della Croce Rossa Italiana
Prosegue senza sosta l’attività della Croce Rossa all’interno del Villaggio della Solidarietà di Mineo, in provincia di Catania, ormai a regime e dove operano 130 operatori della CRI.Nella gestione quotidiana delle attività sono sempre più i migranti che collaborano con i volontari offrendo la propria opera, in particolar modo nei servizi di mensa e nell’info point oltre che nella logistica più in generale. La collaborazione attiva dei migranti ha una triplice finalità. La prima punta ad ottimizzare i rapporti tra la CRI e i migranti, in particolar modo per il superamento delle barriere culturali dovute alle diverse etnie presenti all’interno del villaggio con le inevitabili barriere linguistiche. La seconda può essere considerata a tutti gli effetti l’inizio di un percorso di integrazione con il sistema organizzativo del lavoro, permettendo ai migranti di acquisire non tanto la professionalità, le collaborazioni puntano a valorizzare le capacità professionali già in possesso dei migranti, ma la conoscenza delle metodologie lavorative europee. Il terzo e non ultimo punto si pone l’obiettivo di impegnare psicologicamente i migranti in attività che consentono loro di trascorrere le giornate in maniera produttiva e gratificante, nell’attesa che l’iter per il riconoscimento dello status di richiedente asilo giunga al termine. Procedono a pieno regime i corsi di alfabetizzazione che registrano un numero sempre crescente di attenti e volenterosi alunni. Intenso il lavoro anche nell’ambulatorio medico dove, oltre alle consuete prestazioni sanitarie giornaliere, non meno di 200 al giorno, si sta dando corso ad un programma di vaccinazioni, destinato ai più piccoli, e ad un accurato screening sanitario che coinvolgerà l’intera comunità di migranti presenti all’interno del villaggio. Potenziata l’attività all’interno della ludoteca divenuta ormai un punto di riferimento per le mamme e i loro bambini. Qui, seguite dai volontari, le mamme, nella maggior parte giovanissime, hanno modo, oltre che di intrattenere i loro piccoli con giochi che stimolano la creatività e l’apprendimento della lingua italiana, di trovare il necessario supporto per aiutare, in forma ludica, il superamento del trauma della migrazione, effettuata in condizioni spesso drammatiche, ai loro piccoli.