Emergenza migranti: prosegue il lavoro della Croce Rossa Italiana su tutto il territorio nazionale
Piemonte – Settimo Torinese foto Marco Alpozzi/ItRc
In Sicilia, a Mineo (Catania) la CRI gestisce il “Villaggio della solidarietà” e qui svolge assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico. Attualmente presso la struttura sono ospitati 1882 migranti di differenti nazionalità e 62 minori. Sono 124 gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nei servizi di accoglienza. Sono operativi anche 12 automezzi CRI, tra cui due ambulanze. Ogni giorno presso il campo vengono preparati e distribuiti circa 4000 pasti tra colazioni, pranzi e cene per i migranti e per il personale in servizio. Nel centro è presente un ambulatorio sanitario, operativo h24, presso il quale vengono effettuate in media 200 prestazioni sanitarie al giorno. In collaborazione con la ASP di Catania è in funzione anche un ambulatorio pediatrico. Sono attive numerose attività di carattere socio assistenziale, come ad esempio il supporto psico-sociale: presso il punto di accoglienza ed ascolto nonché all’interno di tutta l’area si svolgono quotidianamente interventi di sostegno ed accoglienza. Sono presenti inoltre alcuni operatori dell’UNHCR e dell’OIM che forniscono agli ospiti informazioni di natura legale in collaborazione con CRI. Proseguono con successo le lezioni di lingua italiana. Nel centro vengono praticate numerose attività ricreative e sportive destinate a bambini e adulti: basket, pallavolo, partite di calcio, corsa nei sacchi. Considerata la nutrita presenza di bambini, proseguono poi le diverse attività ludiche presso le aree comuni, organizzate dai Giovani della Croce Rossa Italiana, che hanno aperto anche una ludoteca per i più piccini. Presente poi una tenda pneumatica adibita ad area preghiera. Il magazzino provvede alla distribuzione di vestiario, materiale per l’igiene personale e per la casa. A Lampedusa una squadra composta da 26 persone tra medici, infermieri, logisti e soccorritori volontari CRI, con a disposizione 6 mezzi, fornisce H 24 il soccorso sul molo commerciale durante le operazioni di sbarco. Gli ultimi migranti sono giunti sull’isola venerdì 15 aprile: 227 persone, di cui 34 donne e 8 minori, sono stati assistiti dalla Croce Rossa Italiana. La presenza della CRI a Lampedusa, dovuta anche al Progetto PRAESIDIUM finanziato dal Ministero dell’Interno, è stata e continua a essere quindi importantissima: basti considerare che in una sola settimana, dal 29 marzo al 5 aprile, la CRI ha assistito più di mille migranti. Nei giorni in cui l’emergenza è stata particolarmente critica la Croce Rossa Italiana ha fornito anche le cure necessarie ai migranti che si presentavano volontariamente al Posto Medico Avanzato (PMA) allestito presso la stazione marittima. Il PMA della CRI ha avuto anche la funzione di decongestionare la struttura sanitaria locale, evitandone il sovraffollamento. I migranti assistiti dai medici e dagli infermieri della Croce Rossa Italiana nel Posto Medico Avanzato sono sottoposti a triage e alla stabilizzazione dei parametri vitali per un’eventuale successiva osservazione clinica per breve ricovero.
Piemonte – Settimo Torinese foto Marco Alpozzi/ItRc
Apre anche il centro CRI di Settimo Torinese
In Piemonte, presso il Centro Polifunzionale CRI di Settimo Torinese, ieri sera sono arrivati 40 migranti e sabato 16 aprile circa 50 tutti provenienti da altre strutture d’accoglienza: 25 tra operatori e volontari della Croce Rossa Italiana hanno subito fornito loro assistenza umanitaria e sanitaria, distribuendo generi di primo conforto come cibo, bevande e vestiario. I migranti a oggi ospitati dalla CRI sono circa 50: molti, infatti, essendo in possesso del permesso di soggiorno temporaneo hanno lasciato la struttura. Anche in Lombardia sabato 16 aprile la Croce Rossa Italiana è stata attivata per l’arrivo di migranti: 200 tunisini, tutti uomini, sono stati accolti presso il Centro Polifunzionale d’emergenza della CRI del parco Nord di Milano; i migranti, giunti a bordo di cinque pullman provenienti dalla Campania, sono stati rifocillati dai volontari della CRI con un pasto e assistenza sanitaria per poi esser successivamente trasferiti presso centri di accoglienza situati nelle provincie lombarde.In Basilicata la Croce Rossa Italiana gestisce il campo di accoglienza a Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. Sono 58 operatori e volontari della CRI che, con a disposizione 2 ambulanze, 2 autovetture, 1 pulmino 9 posti e 1 camper, assistono 510 migranti. Nel campo la CRI svolge attività di assistenza sanitaria e umanitaria, accoglienza, distribuzione di pasti, supporto logistico, ricongiungimento familiare e distribuzione di generi di prima necessità come kit igienici.A Civitavecchia (Roma), nel Lazio, la Croce Rossa Italiana all’interno dell’ex Caserma De Carolis assiste ad oggi 620 migranti e gestisce un’infermeria da campo operativa h24. Sono 25 i volontari e le volontarie della Croce Rossa Italiana che stanno lavorando per assistere gli ospiti sia dal punto di vista sanitario sia umanitario, e due le ambulanze a disposizione. La CRI oltre alla preparazione e distribuzione di pasti e vestiario sta inoltre provvedendo agli accertamenti sanitari di routine, in collaborazione con l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, a somministrare terapie, e a fornire ai migranti cure odontoiatriche a bordo dell’odontoambulanza CRI. L’Associazione inoltre provvede all’organizzazione di attività ricreative con interpreti e mediatori culturali fornendo anche supporto psico-sociale.
Piemonte – Settimo Torinese foto Marco Alpozzi/ItRc
In Campania la CRI coordina il Campo di Accoglienza allestito a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Dopo la consegna dei permessi temporanei di soggiorno agli ospiti, ai quali la CRI ha provveduto a fornire generi di prima necessità, il centro si è svuotato nel fine settimana e gli operatori hanno provveduto al ripristino dal punto di vista logistico ed igienico-sanitario del campo. Oggi, 18 aprile, dal porto di Napoli, sono giunti al centro 220 nuovi ospiti di nazionalità nordafricana. Sono al lavoro 40 operatori CRI, che hanno provveduto alle visite mediche e all’assegnazione degli alloggi per i migranti. A disposizione 2 ambulanze e alcuni mezzi di trasporto. In funzione anche una tenda infermeria e 3 poliambulatori per le visite mediche. A Ventimiglia, in Liguria, dopo il blocco di domenica 17 aprile da parte della Francia di tutti i treni diretti oltralpe e le conseguenti manifestazioni dei giovani appartenenti ai centri sociali e dei moltissimi migranti in possesso del permesso di soggiorno temporaneo, che hanno invaso i binari, la situazione è tornata alla normalità. Il sit in si è sciolto ed i binari sono stati liberati solo grazie all’intervento del responsabile del centro di accoglienza temporaneo della Croce Rossa Italiana Stefano Zerbone, che ha garantito l’accoglienza al centro per 150 migranti (come del resto sta avvenendo da ormai quindici giorni). I migranti sono tornati a bordo dei pullman della CRI nell’ex caserma dei Vigili del Fuoco. La CRI provvede all’alloggio e ai pasti. Sigarette, carte telefoniche e soldi non rientrano nella convenzione che la CRI ha stipulato per la gestione del centro.In Toscana la CRI come appartenente alla Consulta regionale del volontariato gestisce le strutture “Torretta” e “San Rossore” in provincia di Pisa, dove sono alloggiati circa 70 migranti e dove lavorano in totale 16 operatori CRI con a disposizione 5 mezzi. La Croce Rossa sta svolgendo attività di assistenza sanitaria e umanitaria, fornendo inoltre ai migranti cibo e generi di primo conforto. In Puglia è funzionante il campo di Manduria in cui la CRI ha l’incarico di prestare assistenza sanitaria ai migranti ospitati che ad oggi sono 1259. Sono 109 gli ospiti che hanno lasciato il campo nel fine settimana dopo aver ricevuto il permesso di soggiorno temporaneo e altri 136 permessi sono stati consegnati oggi. Gli operatori della Croce Rossa Italiana sono 8 e hanno a disposizione un’ambulanza e due autovetture. Proseguono presso le visite mediche nell’infermeria CRI e i controlli sanitari da parte del personale della Croce Rossa.In Sardegna la CRI si è attivata per un ricongiungimento familiare: non si hanno notizie di un giovane tunisino di 25 anni scomparso fra il 7 e l’ 8 aprile mentre effettuava la traversata fra la Tunisia e l’ Italia in compagnia della famiglia, che attualmente si trova a Ventimiglia. Sono stati proprio i parenti del giovane a chiedere l’ intervento dell’Associazione che ha così diramato l’appello in tutti i Comitati regionali CRI dove sono presenti i Centri di accoglienza per i migranti. Questa mattina due osservatori della Croce Rossa Italiana si sono presentati nel Centro di accoglienza di Cagliari e nelle prossime ore volontari e operatori CRI continueranno le ricerche. In Calabria, a Crotone, poi, la Croce Rossa Italiana nell’ambito del progetto PRAESIDIUM, finanziato dal Ministero dell’Interno per la gestione dei flussi migratori, da febbraio lavora incessantemente: volontari e operatori CRI, circa 15 con a disposizione 3 mezzi, accolgono i migranti provenienti da Lampedusa, destinati al Centro di Accoglienza/CARA di S. Anna di Isola Capo Rizzuto, fornendo loro assistenza sanitaria e umanitaria. L’ultimo ponte aereo è stato organizzato per venerdì 15 aprile: 50 migranti, tra cui 22 donne e una bambina, sono arrivati all’aeroporto di Crotone e ai quali volontari e operatori della CRI hanno fornito assistenza sanitaria e umanitaria .