CONFERENZA INTERNAZIONALE, PROTEZIONE DELL'ASSISTENZA SANITARIA NEI CONFLITTI, ACCESSO ALLE CURE PER DONNE E BAMBINI, INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI LE PRIORITA' DI CROCE ROSSA E MEZZALUNA ROSSA

Nell’ambito dei lavori della Conferenza Internazionale a Ginevra, una Commissione ha studiato i mezzi per migliorare il rispetto e la protezione dell’assistenza sanitaria nei conflitti armati e nelle altre situazioni di violenza. Gli Stati, devono promuovere leggi per proteggere i volontari e riconoscere il loro lavoro umanitario, ha concluso il 29 novembre la Commissione che ha preso in esame la funzione delle Società Nazionali quali ausiliarie dei poteri pubblici. “Nella Strategia 2020 si afferma che il servizio volontario è al centro dello sviluppo comunitario”, ha ricordato Bosko Jakoljevic, Presidente della Croce Rossa serba. Alcuni Paesi sono alla testa di questo percorso; per esempio, in Mozambico il progetto di legge sul volontariato è già stato trasmesso al Parlamento. Zhao Baige, Vicepresidente della Croce Rossa cinese, ha sottolineato che insieme al volontariato, la buona gestione di un’associazione con le autorità deve favorire il dovuto contesto giuridico, per esempio per facilitare un ingresso più rapido nei Paesi quando questi necessitano di assistenza internazionale d’emergenza.Il rispetto e la protezione dell’assistenza sanitaria nei conflitti armati e in altre situazioni di violenza è stata indicata da eminenti oratori degli Stati, dalle ONG e dal Movimento come uno dei maggiori problemi umanitari di oggi più trascurati. La maggioranza dei delegati che hanno poi chiesto la parola hanno descritto attacchi a strutture, personale e veicoli sanitari perpetrati nel proprio paese. Il rappresentante della Svezia ha appoggiato fermamente la risoluzione sull’assistenza sanitaria in pericolo e ha incitato altri Stati a fare altrettanto. Altri partecipanti hanno sottolineato che il successo dell’iniziativa riguarda non solo il Movimento, ma anche i governi, le forze armate e la comunità sanitaria in generale.I partecipanti alla Commissione che ha affrontato l’ineguaglianza di accesso alla salute hanno espresso il proprio accordo con il rapporto che la FICR e la PMNCH (“Eliminazione delle ineguaglianze di salute – Ogni donna e ogni bambino contano”) che afferma che recentemente c’è stata un’evoluzione significativa nella salute globale, ma che è possibile e necessario fare di più per colmare le lacune che restano, principalmente riguardo le donne e i bambini. Le Società Nazionali di Afghanistan, Argentina, Austria, Bangladesh, Canada, Ecuador ed Egitto hanno espresso opinioni preziose e hanno condiviso esperienze sulla questione esortando gli Stati e il Movimento a fare di più, in particolare utilizzando la rete di volontari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per arrivare fino alle popolazioni più irraggiungibili e integrare gli sforzi degli Stati. Le forze private di sicurezza, la violenza di genere come arma della guerra, la detenzione, le armi di alta tecnologia, l’aumento dei gruppi armati non statali e il problema persistente del mancato rispetto sono alcuni degli scogli contro i quali si scontra il diritto internazionale umanitario, temi trattati in seminari, eventi paralleli e conversazioni nei corridoi nei primi due giorni della Conferenza. Rappresentanti governativi e del Movimento hanno cercato di trovare un terreno comune rispetto alla risoluzione sull’implementazione e la detenzione, e in vari seminari è stato considerato il modo di migliorare il funzionamento degli organi di diritto umanitario esistenti. La Croce Rossa Italiana ha descritto le vaste attività di formazione e sensibilizzazione e in un altro evento parallelo è stata trattata l’applicazione del diritto internazionale umanitario in situazioni di violenza di genere.Negli eventi sulla migrazione che hanno avuto luogo questa settimana è stato fatto appello agli Stati e alle Società Nazionali per adottare politiche e pratiche in materia di migrazione che garantiscano l’accesso, la dignità, il rispetto della diversità e l’inclusione sociale. Nell’evento parallelo organizzato dalla Croce Rossa svedese, al quale ha partecipato l’ambasciatore svedese, sono stati citati gli esempi delle Società Nazionali di Indonesia, Messico e Tunisia per mostrare la portata del lavoro che viene realizzato. Nella commissione, i rappresentati di Cina e Filippine si sono uniti alle Società Nazionali nell’appello per intensificare il dialogo e moltiplicare le associazioni al fine di ridurre il sentimento avverso alle migrazioni. Richard Gordon, Presidente e Direttore generale della Croce Rossa filippina, ha concluso: “Abbiamo parlato abbastanza, adesso il Movimento deve essere più energico nella propria azione”.Infine, un evento parallelo ha radunato relatori delle Società Nazionali di Croce Rossa della Francia e del Nepal, oltre a DARA e PMA. I partecipanti hanno affrontato le difficoltà e opportunità di ridurre il divario tra finanziamento dei soccorsi e finanziamento dello sviluppo. I relatori hanno convenuto che questo divario è “artificiale”, come l’ha qualificato Philip Taminga di DARA.”Un’azione umanitaria realmente sostenibile deve consistere in tre elementi: pianificazione, pre-crisi, soccorso immediato e risposta post-crisi”, ha sostenuto Jean-François Mattei, presidente della Croce Rossa francese. Inoltre si è raccomandato che per ridurre il divario, le organizzazioni non dovrebbero impostare le attività umanitarie e di sviluppo come campi che si escludono a vicenda e fare appello alla responsabilità dei donatori per assicurare che tutte le componenti ricevano il finanziamento adeguato.   

  

  

       

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