LoveRED - tabù + consapevolezza

Rapporti sani, prevenzione, sessualità consapevole e benessere della persona. Sono gli obiettivi della campagna di sensibilizzazione e prevenzione LoveRED dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con Durex. Un progetto nato per promuovere percorsi di educazione sessuale inclusiva e consapevole puntando sull’importanza della salute e del benessere emotivo e sessuale.

Parlarne, Conoscersi, Proteggersi

Da anni, attraverso il coinvolgimento dei Giovani della Croce Rossa Italiana, portiamo avanti iniziative di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, nelle piazze e nei luoghi di aggregazione per aumentare la consapevolezza delle persone sui rischi legati alle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), fornendo indicazioni corrette su come proteggersi.

Quante volte hai parlato di sesso apertamente? Con noi puoi farlo!

Dove Trovarci

Contatta il comitato della Croce Rossa Italiana più vicino a te per scoprire le attività LoveRED in corso quest’anno.

Contattaci

Se hai dubbi o domande oppure vorresti maggiori informazioni sulle iniziative di LoveRED, chiama il nostro numero di pubblica utilità 1520. Gli operatori ti potranno indirizzare al Comitato CRI più vicino a te coinvolto nel progetto.

3 cose che dovresti sapere sull'HIV
Qualè la differenza tra HIV e AIDS
Come prevenire il rischio HIV nei rapporti sessuali
Cosa fare in caso di rapporti a rischio HIV
LOVERED
Domande e Risposte

L’HIV è un virus che attacca e distrugge, in particolare, un tipo di globuli bianchi, i linfociti CD4, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Il sistema immunitario viene in tal modo indebolito fino ad annullare la risposta contro altri virus, batteri, protozoi, funghi e tumori.

L’AIDS (la sindrome da immunodeficienza acquisita) identifica uno stadio clinico avanzato dell’infezione da Hiv. È una sindrome che può manifestarsi nelle persone con HIV anche dopo diversi anni dall’acquisizione dell’infezione, quando le cellule CD4 del sistema immunitario calano drasticamente e l’organismo perde la sua capacità di combattere anche le infezioni più banali.

Il virus dell’HIV si trasmette, il più delle volte, per via sessuale. Il contagio può avvenire, infatti, solo attraverso i fluidi corporei: sangue, sperma, secrezioni vaginali e latte materno. L’infezione si verifica quando il virus, contenuto in uno di questi liquidi di una persona con Hiv, non in terapia antiretrovirale efficace, riesce ad entrare nel corpo di un’altra persona, attraverso ferite della pelle o lesioni anche non visibili delle mucose. La possibilità di trasmettere l’infezione da Hiv dipende dal tipo di comportamento messo in atto e, soprattutto, dalla quantità di virus presente nel sangue o nelle secrezioni genitali della persona con Hiv.

No, perché la pelle integra rappresenta una barriera non accessibile all’HIV.

No, in quanto la saliva non è in grado di trasmettere l’HIV.

No, le lacrime, il sudore ma anche l’urina, le feci, il vomito e le secrezioni nasali non trasmettono l’infezione da HIV.

No, solo i fluidi corporei possono trasmettere l’HIV: sangue, sperma, secrezioni vaginali e latte materno. La saliva non trasmette questo virus e, nel caso di presenza di sangue, il virus si inattiva rapidamente all’aria aperta.

Non si può capire se una persona ha l’HIV solo guardandola. Inoltre, il virus, spesso non manifesta segni e sintomi per molto tempo. Una persona può apparire in buona salute, ma solo uno specifico esame del sangue potrà dire se ha contratto o meno l’HIV.

A prescindere dal numero di partner sessuali, il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmissibile (IST) e/o il virus dell’HIV è proporzionale al numero di rapporti non protetti. Anche un solo rapporto non protetto potrebbe determinare la trasmissione di un’infezione.

No, perché la condivisione di ambienti di vita, il contatto sociale ordinario, lo scambio di vestiti, la stretta di mano e la condivisione di alimenti e servizi igienici non comportano alcun rischio di contagio.

No, perché il virus si inattiva all’aria in tempi estremamente rapidi. Tuttavia, è buona norma igienica non usare strumenti personali in comune.

No, in quanto il dentista utilizza strumenti sterilizzati oppure strumenti usa e getta (monouso).

No, la condivisione di questi oggetti non comporta alcun rischio di contagio.

No, perché non è possibile la trasmissione uomo/animale e viceversa. Questo virus si replica solo nell’uomo e si può trasmettere solo da un essere umano positivo all’HIV ad un altro.

No, non si può trasmettere in questo modo, in quanto il virus, esposto alle normali condizioni ambientali si inattiva rapidamente. La trasmissione attraverso il sangue e/o siringhe infette è possibile in caso di scambio di siringhe o attraverso la condivisione di strumenti per l’uso di sostanze tra persone sieropositive.

Dopo una possibile esposizione all’HIV, rivolgiti al medico infettivologo per intervenire in maniera precoce ed efficace.

In caso sospetto di esposizione recente al rischio di contagio da HIV è possibile recarsi anche al Pronto Soccorso per valutare la possibilità di effettuare una profilassi post-esposizione (PEP), che consiste nell’assunzione di farmaci antiretrovirali a scopo preventivo. Affinché la profilassi sia efficace, e possa cioè avere buone probabilità di impedire la trasmissione dell’infezione, deve essere somministrata in tempi brevissimi, idealmente entro le 4 ore dal potenziale contagio e comunque non oltre le 72.

In altri casi, invece, è consigliabile assumere la PrEP (Profilassi Pre-Esposizione), un trattamento farmacologico anti-HIV che protegge dal virus impedendone la riproduzione nel corpo. Si tratta di una profilassi fortemente raccomandata alle persone che corrono un rischio sostanziale di contrarre l’HIV: persone che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno rapporti occasionali o con partner a rischio per l’HIV.

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