Domenica 3 novembre, nella splendida cornice di Palazzo Rospigliosi Zagarolo, dimora storica del Lazio, ha avuto luogo il convegno “La LIS InSegna all’autismo”, dove si è sviscerato l’argomento della Lingua dei Segni Italiana (LIS): l’importanza che può ricoprire nella società a livello di inclusione di soggetti con disabilità, ma che va a favore anche di coloro che vogliono rendersi utili al prossimo o migliorarsi imparando una seconda lingua.

Hanno preso parte all’evento organizzato dalla Croce Rossa Italiana – Comitato di Gabio, la sindaca di Zagarolo Emanuela Panzironi e l’assessore alle politiche sociali Antonella Caspoli, oltre ai relatori delle associazioni ApeBlu, Emergenza Sordi, Accessibilità & Eventi Deaf APS – ETS, Movimento LIS Subito, Associazione Maratonda, Associazione culturale “La Margherita”, Iosepossokomunico, Studio Vivere a Colori, E-lisir.

Gli interventi hanno portato all’evidenza di quanto la LIS sia una lingua efficace in termini di accessibilità alle sfere della sordità, delle carenze multisensoriali e soprattutto dell’autismo. Grazie ad essa, è possibile aprirsi a nuove esperienze comunicative e relazionali, di primo livello attraverso l’utilizzo dei segni, di secondo con la prossemica e la mimica facciale, fino a giungere al terzo livello: la parola associata al segno.

Una lingua totalizzante ed inclusiva per mezzo della quale chiunque può prendere parte al miglioramento e alla vita sociale dell’altro. Non solo, aggiungeremmo anche educativa, poiché insegna a guardare l’altro nell’atto comunicativo prestando attenzione a ciò che sta condividendo. Uno strumento quotidiano che sarebbe opportuno inserire anche nelle scuole e nelle strutture pubbliche e sanitarie.

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