Ci sono storie che raccontano, più di mille parole, il significato profondo di appartenere alla Croce Rossa Italiana. Storie che parlano di umanità, professionalità e cooperazione, di donne e uomini che ogni giorno trasformano la solidarietà in azione concreta.
Una di queste è la staffetta sanitaria organizzata dal Comitato CRI di Bologna, che ha permesso il trasferimento di un paziente amputato da Bologna a Trapani: una missione che ha unito l’Italia da nord a sud sotto un solo emblema e un solo cuore.
La richiesta di collaborazione è pervenuta direttamente dall’IRCCS – Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, per garantire il rientro a casa di un paziente con amputazione di arto inferiore e ridotta capacità motoria, che necessitava di un trasferimento sanitario organizzato e assistito.
La Sala Operativa Locale CRI di Bologna si è immediatamente attivata, assumendo il coordinamento di tutte le fasi operative, condividendo ogni passaggio con gli attori coinvolti e monitorando costantemente l’intera missione per assicurare il massimo livello di sicurezza, efficienza e continuità assistenziale.
Per rispondere in modo tempestivo e qualificato, la Sala Operativa ha coinvolto uno dei servizi di punta del Comitato: il CRIxTE – Croce Rossa Italiana per il Trasporto e l’Accompagnamento di Persone Fragili e Anziani.
Questo servizio rappresenta una delle eccellenze della Croce Rossa bolognese, un modello di efficienza e umanità riconosciuto anche a livello nazionale. Il CRIxTE non si limita a trasportare persone, ma offre un accompagnamento attento, empatico e sicuro, rivolto a chi vive una condizione di fragilità fisica o sanitaria.
Ogni intervento è svolto da operatori e volontari altamente formati, capaci di garantire sicurezza sanitaria, comfort e dignità in ogni fase del viaggio, con un approccio che unisce competenza tecnica, organizzazione logistica e profonda sensibilità umana.

La missione di trasferimento verso Trapani è stata organizzata con una pianificazione minuziosa, nel pieno rispetto delle necessità sanitarie e logistiche del paziente. Il viaggio è stato strutturato come una vera e propria staffetta umanitaria, composta da un ponte aereo con vettore di linea e un successivo trasporto via terra con automezzo sanitario CRI, fino al raggiungimento della destinazione finale.
Durante tutto il percorso, il paziente è stato seguito da un’équipe sanitaria dedicata, garanzia di sicurezza e assistenza continua. Ogni dettaglio — dalla gestione delle coincidenze all’interfaccia con le strutture aeroportuali — è stato curato con la precisione che contraddistingue la Croce Rossa Italiana, sempre sotto il monitoraggio operativo della Sala Operativa Locale del Comitato CRI di Bologna, in costante contatto con i referenti sanitari e logistici.
All’arrivo in Sicilia, ad accogliere il paziente c’era il Comitato CRI di Trapani, che ha proseguito la staffetta con la stessa dedizione e spirito di servizio.
I volontari trapanesi hanno garantito supporto operativo e umano nelle fasi di sbarco, trasferimento e domiciliazione, collaborando in perfetta sinergia con il personale bolognese.
È stato un passaggio di testimone simbolico, un abbraccio tra Comitati che hanno dimostrato come il principio di Unità, uno dei sette principi fondamentali della Croce Rossa Italiana, non sia solo una parola, ma un modo di agire e di essere.
Il CRIxTE del Comitato di Bologna è oggi considerato un servizio di eccellenza, una best practice di carattere sanitario e sociale capace di integrare professionalità, empatia e innovazione. Ogni operatore è formato per rispondere con competenza ai bisogni complessi di persone anziane, disabili o temporaneamente non autosufficienti, offrendo un’assistenza che va oltre il trasporto: un servizio che ascolta, accompagna e sostiene.
In ogni missione, come in questa, si riflette la capacità della Croce Rossa Italiana di trasformare la distanza in vicinanza e la fragilità in forza, grazie a una rete di volontari che agiscono con competenza, passione e spirito di squadra.
L’operazione si è conclusa con pieno successo, e la gratitudine del paziente e dei familiari ha rappresentato il più grande riconoscimento per l’impegno profuso.
È stato un viaggio lungo, complesso e intenso, ma soprattutto umano.
Una storia di professionalità e di cuore, di collaborazione e di fiducia, di persone che hanno scelto di esserci, sempre.
“Un solo emblema, un solo cuore” non è solo un motto, ma un modo di vivere.
Questa staffetta sanitaria ha mostrato ancora una volta come la Croce Rossa Italiana, in ogni sua componente, sia capace di fare la differenza, di unire territori, persone e competenze sotto un unico simbolo di umanità universale.
Dove c’è bisogno, la Croce Rossa Italiana c’è. Sempre.