Si è concluso il 2 agosto presso l’Accademia Militare Guardia di Finanza a Bergamo, il 286° corso di Diritto Internazionale Umanitario (DIU) per Operatori internazionali, organizzato dalla Commissione Nazionale DIU della Croce Rossa Italiana.
Gli interventi del Gen.B. GdF Vincenzo Tomei, Capo di Stato Maggiore dell’Accademia
Militare, di Milena Cisilino, Coordinatrice della Commissione nazionale DIU della Croce
Rossa Italiana e di Gianluca Sforza, Presidente del comitato CRI di Bergamo, hanno
evidenziato l’importanza della conoscenza delle leggi internazionali a protezione delle
persone coinvolte in un conflitto armato, soprattutto da parte dei futuri ufficiali della Guardia
di Finanza.





La fattiva e attenta collaborazione del Gen.B. AM Michele De Martiis e del Col. EI Antonello Romani, sotto la sapiente guida del Comandante dell’Accademia Militare, Gen. D. GdF Cosimo di Gesù, ha consentito al Direttore del Corso, B.Gen. AM aus. Francesco Elia, un’agevole e vivace conduzione delle attività didattiche ed esercitative, che si sono sviluppate nell’arco della settimana con il fondamentale contributo formativo offerto dai relatori che si sono succeduti, con approfondimenti nei vari argomenti proposti, oltre che dal Direttore del Corso, da Piero Ridolfi, Marzia Como, Giulio Bartolini, Tommaso Natoli, Carlos Musso, Michele Romeo Jasinski, Claudia Candelmo, Cristina Perozzi, Sandra Vitolo, Soraya Ahmed, Paola Pesenti Bolognini e Renzo Belussi, tutti istruttori DIU della Croce Rossa Italiana.
Il corso è stato ulteriormente valorizzato dall’importante partecipazione del Professor Fausto Pocar, giurista, giudice e Professor emerito di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Milano, con un intervento sulle nuove sfide della giustizia penale internazionale.
I 95 frequentatori del Corso, in larga parte Ufficiali del 121° Corso “Zanzur IV” e del 20° Corso “Lupo”, II anno di Applicazione, hanno tutti partecipato attivamente alle varie sessioni, cogliendo l’opportunità di un rilevante accrescimento per la loro formazione e per il ruolo di prestigio e di responsabilità che svolgeranno nel futuro contesto lavorativo.