“I diritti umani soffrono. E quando soffrono a soffrire è L’Umanità. Questo 10 Dicembre deve essere una Giornata non solo celebrativa, ma deve muovere le coscienze di ciascuno verso quel diritto, quei diritti che in tante parti del mondo sono precari, calpestati e offesi. I diritti umani sono materia sensibile, perché riguardano l’essenza stessa della dignità delle donne e degli uomini, per non parlare dei bambini. Sarebbe un lungo elenco fare l’analisi di cosa non va a partire dai recenti conflitti armati fino a quelli dimenticati, alle violazioni delle libertà personali, alla costrizione che viene riservata da un’infinita gamma di discriminazioni. I diritti umani sono, anche, parte integrante di quel diritto che trova la sua base nello sviluppo della vita di ciascuno legandosi all’affermazione dei diritti civili anche nelle società più democratiche. Molte conquiste sono state fatte nel corso dei decenni della storia più recente, ma non bisogna mai abbassare il livello di attenzione e di impegno affinché vivano non solo sulla carta. In questa Giornata e a conclusione di un anno terribile in cui la violenza ha più volte spazzato via vite innocenti, vorrei sottolineare come sia importante ribadire ancora una volta che se c’è un traguardo che deve interessarci tutte e tutti questo risieda nell’affermazione dei diritti umani delle donne perché sono la misura di quanto una società riesca ad essere realmente libera e rispettosa della vita. E, da questo punto di vista, mi vengono alla mente numerosi episodi che ci riguardano da vicino. Non posso non andare con la memoria recente all’accoglienza delle donne evacuate dall’Afghanistan o alle donne portate in Italia dalle nostre missioni umanitarie in Ucraina, come non posso non pensare alle donne massacrate in Israele o alle giovani donne iraniane, o alle donne migranti che arrivano a Lampedusa. Ma l’elenco potrebbe essere lungo. La sofferenza delle donne come quella delle madri della Striscia di Gaza, le immagini che ogni giorno abbiamo negli occhi attraverso i canali di informazione sono l’indice di quella Umanità che soffre. L’evoluzione dei diritti umani, nel rispetto di principi solidi come la libertà e la giustizia, non può che interrogare ciascuno di noi su cosa sia oggi l’impegno a loro favore. Le Istituzioni internazionali, come le Organizzazioni non Governative e tutto il sistema che ad essi pone attenzione non possono essere la Cenerentola delle politiche internazionali, non possono essere coloro che intervengono e vengono chiamati in causa solo quando c’è una crisi, non possono essere solo materia di convegni. I diritti umani sono e devono essere priorità di ogni agenda politica, di ogni relazione tra Stati, di ogni forma di governo, di ogni diplomazia. La Giornata mondiale dei diritti umani può e deve risvegliare dal torpore e dall’assuefazione un’opinione pubblica spesso narcotizzata dalla loro mancanza. Come Croce Rossa Italiana siamo artefici di impegno anche nelle nostre comunità di quel principio di Umanità che fa vivere i diritti umani. Non fermiamoci. Non rinunciamo. Cerchiamo sempre di dargli il posto giusto, quello della vita, della vita del diritto, della vita dell’Umanità”. Così il Presidente Nazionale CRI Rosario Valastro in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani.
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