Per essere sempre più vicini alle persone in condizione di fragilità, con una sanità più facile e più vicina. È l’obiettivo del progetto “Piccole Comunità in Salute” della Croce Rossa Italiana, che parte in questi giorni con l’inaugurazione delle prime “Piccole Case della Salute”.

IL PROGETTO

Il progetto ha l’obiettivo di ridimensionare il fenomeno della migrazione sanitaria in alcune aree interne della Campania e della Puglia, favorendo la costruzione di un welfare inclusivo e di comunità che si basa sulla collaborazione tra soggetti istituzionali e mondo del volontariato. Offrire servizi di prossimità e assistenza socio-sanitaria, domiciliare e a distanza, a persone in condizioni di fragilità nelle province di Benevento e Foggia, assicurando la presa in carico di 160 nuovi pazienti.

Otto complessivamente le “Piccole Case della Salute” che apriranno i battenti tra le Valli del Fortore e i monti della Daunia, grazie al sostegno della Fondazione Con Il Sud.

Il primo nastro tagliato ieri a Roseto Valfortore, nel foggiano. Oggi, invece, hanno aperto le porte le “Comunità” di San Giorgio La Molara e Sassinoro, nel beneventano. Torneranno operativi anche gli ambulatori sociali di Morcone e San Marco dei Cavoti, sempre nella provincia campana.

PER COMUNITÀ PIÙ COESE

“Un progetto che prende vita grazie al supporto di volontari, al contributo della Fondazione Con Il Sud, all’adesione al partenariato della ASL di Benevento e al contributo offerto da ASL Foggia”, ha dichiarato il Presidente Regionale CRI Campania e Delegato nazionale all’Inclusione Sociale, Stefano Tangredi. “Lo scopo è far vivere l’anziano fragile e i malati cronici nel proprio domicilio, costruire quindi delle comunità più prossime e coese, prevenendo i rischi di esclusione sociale delle persone più anziane e vulnerabili”, ha concluso Tangredi.

Diversi i servizi che saranno garantiti nelle “Piccole Case della Salute”:

  • l’integrazione delle informazioni in ambito sanitario;
  • il miglioramento delle specifiche tematiche di accesso di e-Care;
  • l’implementazione di una rete di assistenza al cittadino in grado di coinvolgere le Aziende Sanitarie, i medici e gli operatori sociali, i Comuni, le aziende pubbliche e private che operano nel campo dei servizi alle famiglie, della sanità, dell’assistenza domiciliare, della sicurezza per realizzare l’unitarietà dell’intervento;
  • l’utilizzo della telemedicina come strumento innovativo per la trasmissione interattiva di dati clinici, per annullare l’isolamento geografico, ridurre gli accessi in ospedale, garantire consulenze specialistiche e cure mediche aggiornate.

Nelle prossime settimane verranno calendarizzate le aperture di ulteriori tre Piccole Case della Salute nei Comuni di Biccari, Baselice e San Bartolomeo in Galdo.

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