Al via la campagna biennale di Sensibilizzazione e Informazione Andrologica "E-SIA-prevenzione" rivolta ai giovani fra 16 e 35 anni

Non può capitare nulla”. È la preoccupante convinzione con cui i giovani maschi approcciano le problematiche andrologiche e le malattie sessualmente trasmissibili. Non se ne preoccupano perché semplicemente non le conoscono, nonostante siano online praticamente tutto il giorno. Le conoscenze sui rischi e sui pericoli per la salute sessuale maschile, infatti, sono spesso sommarie: ad esempio solo un ragazzo su 5 è consapevole che le malattie andrologiche possano causare infertilità. E, addirittura oltre il 50% dei ragazzi, soprattutto i più giovani, delle 30 e più malattie sessualmente trasmissibili, arriva ad elencarne soltanto l’AIDS/HIV.  Non stupisce quindi che meno del 5% degli under 35 si è sottoposto a un controllo andrologico, soprattutto da quando non c’è più la visita di leva, con il rischio di arrivare alla diagnosi di un problema molto tardi.

Alla luce di questi dati preoccupanti diffusi dalla Società Italiana di Andrologia (SIA), per migliorare le conoscenze dei giovani e diffondere la prevenzione andrologica, la SIA ha chiamato i rinforzi e ha chiesto l’intervento di Esercito Italiano e la Croce Rossa Italiana. La nuova campagna di sensibilizzazione #e-SIA-prevenzione coinvolgerà infatti, nei prossimi due anni, proprio i giovani militari, la Croce Rossa Italiana, ma anche tutti i ragazzi che frequenteranno o si rivolgeranno a una delle oltre 2500 tra autoscuole e studi di consulenza automobilistica dell’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica  (UNASCA), che aderisce alla campagna assieme alla Società Italiana Medici Certificatori  (SIMCE). L’iniziativa sarà anche l’occasione per un’indagine in collaborazione con l’International University of Languages and Media (IULM), che consentirà uno studio sociologico e statistico sul tema della prevenzione e diffusione delle malattie andrologiche fra i giovani; la campagna culminerà a giugno 2023 con la Giornata Andrologica di Primavera, un grande appuntamento dedicato all’informazione che si terrà a Roma in concomitanza con il Congresso Nazionale SIA.

La campagna di sensibilizzazione andrologica #e-SIA-prevenzione vuole intercettare i giovani e far capire loro che devono e possono rivolgersi all’andrologo senza paura – spiega Alessandro Palmieri, presidente SIA e professore di Urologia alla Università Federico II di Napoli –. Sono 2 milioni gli under 35 con un problema andrologico, ma solo 1 su 5 sa che può compromettere la fertilità, solo il 33% dei diciottenni maschi, per esempio, usa sempre il profilattico, pochissimi hanno chiaro cosa siano le malattie a trasmissione sessuale: per oltre il 50% esiste solo l’AIDS. I ragazzi di oggi hanno le stesse conoscenze e le stesse idee di quelli di 10 anni fa, con l’aggravante che oggi la tecnologia consente un’informazione continua – avverte Palmieri -. Con la scomparsa delle visite mediche di leva, inoltre, è venuta meno la possibilità di intercettare problemi comuni che non vengono alla luce perché asintomatici o perché, anche di fronte a sintomi evidenti, chi ne soffre non ha piacere di parlarne né coi genitori né col medico di famiglia. Un esempio è il varicocele, una malattia che può pregiudicare la fertilità negli anni a venire e che riguarda il 15-20% della popolazione maschile: essendosi spostata in avanti l’età della paternità, il fattore tempo è fondamentale per evitare che patologie banali diventino irreversibili. Purtroppo molti pazienti con malattie congenite o acquisite dell’apparato riproduttivo e sessuale per vari motivi, dalla disinformazione alla timidezza e la scarsa confidenza, non si rivolgono all’andrologo e raramente ne parlano ai medici di medicina generale, finendo anche per sviluppare ansie e fobie di ogni tipo. La campagna ha perciò una doppia valenza: da un lato vogliamo raggiungere i giovani per diffondere messaggi informativi e di prevenzione attraverso i contenuti di InformAndro, piattaforma disponibile online ricca di materiali relativi alle diverse patologie; dall’altro la campagna sarà anche l’occasione per condurre uno studio in collaborazione con IULM, per fare chiarezza sulla consapevolezza degli italiani in tema di patologie andrologiche”.

La campagna si rivolge sia ai giovani militari, che, con l’aiuto dei medici e degli infermieri, saranno coinvolti anche come testimonial in spot su web e social di SIA e attraverso conferenze informative in Accademie, Scuole, Comandi e Caserme dell’Esercito Italiano, sia alle varie componenti della Croce Rossa Italiana. Entrambi potranno accedere ai materiali informativi resi disponibili online e aumentare le conoscenze sulle patologie andrologiche.

 “Da sempre l’Esercito Italiano è molto attento alla salvaguardia della salute dei giovani ed è quindi veramente un piacere poter collaborare ad un’iniziativa così meritoria – dichiara il Tenente Generale Massimo Barozzi dell’Esercito Italiano –.  Quale Capo del Corpo Sanitario dell’Esercito, Comandante di Sanità e Veterinaria del Comando Logistico dell’Esercito, e come medico, sono ben consapevole dell’importanza delle campagne di medicina preventiva, e in particolare in un settore misconosciuto e sottovalutato da parte della popolazione maschile italiana, ma molto spesso foriero di problematiche che possono avere serie conseguenze sulla salute, fisica e psicologica, e sulla qualità della vita e che possono essere in molti casi evitate con semplici interventi terapeutici. Un’adeguata informazione ed educazione sanitaria, come quella che sarà garantita da questa campagna, è quindi fondamentale”.

“Da sempre la Croce Rossa Italiana è attiva in progetti e campagne di prevenzione volti a tutelare la salute pubblica e a promuovere stili di vita sani – aggiunge Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana . Per questa ragione, abbiamo accolto con favore la proposta della Società Italiana di Andrologia di collaborare a questa iniziativa, volta ad informare i giovani sui rischi e sulla diffusione delle malattie andrologiche. Questa campagna, per la quale ringrazio il Presidente della SIA Palmieri, ha il duplice scopo di rendere più consapevoli gli under 35 sulle cause e sugli effetti di questo tipo di patologie ma anche di misurare le loro conoscenze a riguardo. Due elementi fondamentali per promuovere un’educazione alla salute inclusiva e responsabile”.

La campagna inoltre vede la partecipazione di oltre 2500 autoscuole e agenzie di pratiche automobilistiche di UNASCA, con cui vengono in contatto moltissimi giovani nella fascia dai 16 ai 35 anni per conseguire una patente di guida o gestire documenti relativi ai propri mezzi di trasporto: nelle autoscuole e agenzie e sui loro siti, oltre che sul sito web UNASCA, sarà possibile accedere ai materiali informativi o scaricarli, inoltre i medici SIMCE durante la visita per la patente informeranno i giovani in merito alla campagna. 

“Siamo lieti di partecipare a questa iniziativa, perché si tratta di una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione di grande significato e utilità sociale, volta a  tutelare le nuove generazioni”, commenta Antonio Datri, presidente di UNASCA.

Le autoscuole e studi consulenza automobilistica, così come Esercito e la Croce Rossa Italiana, informeranno infatti i giovani anche in merito all’indagine in collaborazione con IULM per valutare le conoscenze, le difficoltà, le esperienze in materia di malattie andrologiche così come gli ostacoli alla prevenzione e i comportamenti a rischio. Online su web o su smartphone i partecipanti potranno rispondere a un questionario che prevede 30 domande a cui se ne aggiungono 15 per i partner. 

La campagna #e-SIA-prevenzione culminerà a giugno a Roma, in concomitanza con il Congresso Nazionale SIA, con una Giornata Andrologica di Primavera che accoglierà in un villaggio multifunzionale i giovani: accanto ad attrazioni e street food, gli andrologi SIA saranno presenti per mini-seminari e incontri informativi, distribuiranno materiali e saranno a disposizione per consulenze andrologiche gratuite. “L’obiettivo della campagna è aumentare la consapevolezza dei giovani fra 16 e 35 anni in merito alle patologie andrologiche che possono interessare questa fascia d’età, costituendo una community consapevole che la prevenzione andrologica non debba essere più un tabù”, conclude Palmieri.

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