Coperte e cartoni contro il freddo. Igiene personale inesistente. Paura costante di essere aggrediti. È la quotidianità delle persone senza dimora, che vivono in strada. È la quotidianità in cui hanno trovato la morte due persone, a Roma, nelle ultime 24 ore. La causa, con ogni probabilità, è dovuta all’abbassamento delle temperature che sta caratterizzando gli ultimi giorni nella Capitale.
Una spiegazione che, però, non può essere tollerata, come ha evidenziato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro: “Morire di freddo è inaccettabile. Nonostante gli sforzi che a livello locale si compiono per far fronte alle varie emergenze, come quella del freddo, continuano a essere numerose le persone che dormono in strada, in condizione di quasi abbandono”.
Ogni notte a Roma, come in oltre 90 città d’Italia, la Croce Rossa è operativa con le proprie Unità di Strada: ascolto, assistenza sanitaria ma anche migliaia di pasti autoriscaldanti, kit igienici e coperte distribuite dai volontari alle persone che dormono all’addiaccio.
Un’opera silenziosa e costante che non può essere una soluzione ad un problema ormai annoso: “Tra le tante emergenze italiane ci dovrebbe essere anche quella dei più fragili”, spiega Valastro. “Sarebbe arrivato il momento di porre la questione non solo a livello locale, dove pure esiste una sinergia tra Istituzioni e Associazioni, ma a livello nazionale.
Secondo i dati forniti dall’Istat a dicembre 2022, sono 96.197 le persone senza dimora iscritte in anagrafe, ma si concentrano per il 50% in 6 comuni: Roma con il 23% delle iscrizioni anagrafiche, Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%). La maggioranza è composta da uomini, quasi il 38% è rappresentato da cittadini stranieri e l’età media è di poco superiore a 41 anni.