“Fino ad oggi la Centrale CRI attraverso il preesistente numero verde – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – ha risposto a circa 10mila chiamate al mese, con una media di 300-400 chiamate al giorno per fornire sostegno o informazioni, o avvalersi di servizi specializzati come quello del supporto psicologico. Siamo lieti e orgogliosi del fatto che un numero rivelatosi fondamentale soprattutto durante la pandemia, oggi diventi di pubblica utilità, il primo nella storia della Croce Rossa. Un nuovo importante passo avanti che mostra come l’attività dei nostri volontari e operatori sia riconosciuta a livello nazionale”.
“Da questo momento – rimarca Massimo La Pietra, Responsabile della Centrale di Risposta Nazionale della CRI – i servizi saranno ampliati, allargando il ventaglio delle attività che si potranno mettere in campo tramite i Comitati territoriali. Per esempio, saranno centralizzati e più efficienti tutti quei servizi di sostegno alle persone come i trasporti, l’assistenza domiciliare leggera e i servizi dedicati alle persone sorde. Questi, si affiancheranno alle già rodate attività legate alla richiesta di aiuti alimentari, di farmaci a domicilio, spesa a domicilio e telecompagnia. La nuova centrale sperimenterà anche la medicina di prevenzione con un desk medico dedicato che fornirà assistenza ai cittadini. Il 1520 sarà fondamentale anche nella risposta alle emergenze, nel contesto dell’intervento di Protezione Civile”.