È la voglia di rinascere nell’era Covid-19 che accomuna il mondo del cinema e i Truccatori della Croce Rossa Italiana, ed è proprio la sinossi del film che ha convinto il Referente Nazionale Salute Riccardo Giudici con il supporto della referente Truccatori e Simulatori Fabiana Ventresca ad accettare la proposta di collaborazione tra ELYSIA PRODUCTIONS e RAI FICTION, e i Truccatori della Croce Rossa Italiana nelle riprese del film “A Muso Duro”, diretto da Marco Pontecorvo.

Protagonista della nostra storia è il Dott. Antonio Maglio, interpretato da Flavio Insinna, che, nel 1957, da medico dell’INAIL, diviene pioniere delle terapie di riabilitazione dei pazienti paraplegici. Nominato direttore del neocostituito Centro Paraplegici “Villa Marina” di Ostia, il dottor Maglio sperimenta nuove tecniche e metodologie per la riabilitazione, ottenendo successi incredibili. Immediata la riduzione della mortalità̀, così come l’attenuazione degli stati depressivi dei pazienti. In parallelo (ed in contatto), col lavoro del collega neurologo anglo-tedesco, Ludwig Guttmann, introduce lo sport come elemento terapeutico, facendo praticare ai suoi pazienti l’atletica leggera, il nuoto, la pallacanestro, la scherma, il tennistavolo ed il tiro con l’arco.

Grazie ad un duro lavoro e combattendo contro molte avversità, riuscirà a portare i “suoi ragazzi” alle prime Para-Olimpiadi, avvenute a Roma del 1960. Per tale ragione è considerato il padre dello sport paraolimpico.

I nostri Truccatori nelle figure della Infermiera Volontaria Paola Moisè, i Volontari Alberto Panseri, Salvatore Viglianti, Giuseppe Giordana, Fabiana Ventresca, Daniela Di Corato e il supporto tecnico dei Volontari Francesco Maggiaro, Natalina Anna Coco e Patrizia Bassi, hanno portato sul set la loro professionalità realizzando busti di gesso, piaghe da decubito e cicatrici da interventi chirurgici. Inoltre, sul set cinematografico i Volontari hanno supportato la regia con indicazioni e dimostrazioni pratiche su come utilizzare strumenti medici del periodo, curare una ferita, spostare, muovere un paziente allettato e come soccorrere un soggetto con trauma alla colonna vertebrale da caduta.

Si ringraziano i Comitati di Viterbo, Campobasso, Municipio 4 di Roma OdV, Aprilia, Basso Lario, Varese, Nova Milanese, Busca e Como OdV per aver disposto l’impiego dei Volontari Truccatori CRI per questa avventura.

La Croce Rossa Italiana, patrocinante dell’evento, ha partecipato con uno stand interattivo virtuale, grazie a cui i partecipanti hanno potuto visionare e scaricare materiale e informazioni sulle attività di cooperazione internazionale CRI e contattare direttamente lo staff tramite chat. La CRI ha inoltre organizzato e facilitato tre webinar tematici che hanno toccato diverse tematiche, evidenziando il contributo dell’Associazione in alcune delle aree geografiche di intervento umanitario:

  • Localisation e sviluppo organizzativo. Dalla localizzazione al rafforzamento delle capacità: come rafforzare gli attori locali per fare meglio e ottenere un maggiore impatto. L’approccio di CRI.” Relatori: Giuseppe Casella, IFRC, Organisational Development Delegate for Angola and Mozambique e Fabrizio Damiani, CRI, Senior Programme Officer for Europe and Central Asia and Asia Pacific.

  • Situazione umanitaria nel Sahel. Population movement nel Sahel: come Croce Rossa riduce le vulnerabilità connesse al fenomeno migratorio.” Relatori: Insa M.B. Sané, IFRC, Regional Migration Coordinator for Sahel and West Africa e Carmelo Triolo, CRI, Regional Delegate for Sahel and West Africa.

  • Diversità e inclusione: dalla strategia alla progettualità: promozione dell’inclusione e della diversità, il caso dei Rom di Konik.” Relatori: Angela Jessica Uccellatori, IFRC, Protection, Gender and Inclusion Delegate, Regional Office for Europe; Flavio Ciriaci, CRI, Regional Delegate for Western Europe and the Balkans e Fiammetta Ferioli, Centre for the Cooperation in the Mediterranean (CCM), Migration and Inclusion Officer.

L’evento, come i webinar CRI, ha registrato un’ampia partecipazione da parte di attori del no profit e del settore privato, centrando l’obiettivo di Codeway che è quello di promuovere sinergie tra i protagonisti della cooperazione, con particolare attenzione al ruolo delle imprese private.

Categorie: NewsSalute

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