All’indomani del sisma del 2016 e delle successive scosse che hanno devastato i territori del Centro Italia, Croce Rossa Italiana ha fatto una promessa: non abbandonare questi luoghi dopo la fase emergenziale.
Domani a Valfornace ci sarà, infatti, la posa della prima pietra di un centro polifunzionale che, sostenuto da privati cittadini e imprese, sarà un luogo di incontro tra generazioni grazie alla presenza di una ludoteca dedicata ai bambini delle scuole materne ed elementari della zona e di spazi destinati all’associazionismo locale, con punti di ascolto e percorsi specifici per lavorare sulla resilienza della popolazione. Nella struttura nascerà anche un centro pedagogico-educativo e di aggregazione sociale per l’intero territorio, che servirà in un primo momento ad affrontare l’emergenza posti-letto per i degenti della zona.
Un luogo per tornare a vivere il territorio, ad abitarlo nel senso più ampio del termine.
Alla cerimonia saranno presenti il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Valfornace Massimo Citracca
L’opera è realizzata con il sostegno di Esselunga e del Comitato territoriale CRI di Lucca e fa parte del processo di ricostruzione portato avanti dalla Croce Rossa Italiana nelle aree comprese nel cratere del sisma del 2016/2017: una serie di progetti e di grandi opere, 16 in tutto di cui 8 già consegnate e altre che saranno consegnate nei prossimi mesi.
Descrizione dell’opera
L’intervento occuperà una superficie coperta pari a circa 375 mq e una superficie esterna per parcheggi e aree di manovra di circa 600 mq. La struttura si svilupperà su un unico livello e ospiterà al suo interno diverse aree funzionali disposte lungo i lati liberi della grande sala polifunzionale centrale. Il progetto, oltre ai criteri normativi di riferimento, fonda le proprie basi compositive e funzionali sui principi fondamentali degli edifici Near Zero Building, mirando alla realizzazione di una costruzione energeticamente sostenibile, che riduca il più possibile i consumi per il proprio funzionamento e, conseguentemente, l’impatto nocivo sull’ambiente. La costruzione è stata progettata in classe d’uso IV, quale edificio con funzioni strategiche importanti con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Inoltre, essendo Valfornace parte della rete “Le Città del Miele”, è prevista la messa a dimora di Acacie e Castagni oltre che di Biancospini e Sambuchi, essenze che rientrano nell’elenco stilato in collaborazione della Guardia Forestale delle Formazioni Vegetali Monumentali (FVM).