2 giugno. Rocca: “I volontari e i Corpi ausiliari CRI hanno contribuito a costruire la storia d’Italia”

La Festa della Repubblica negli anni pre-Covid ha tradizionalmente visto sfilare il Corpo Militare Volontario della CRI, le Infermiere Volontarie e i Volontari ai Fori Imperiali, in rappresentanza di 150.000 donne e uomini che, per il nostro Paese, rappresentano “un’Italia che aiuta”. Quest’anno, in occasione della 75^ edizione dell’importante celebrazione nazionale, ancora non sarà possibile rinnovare queste emozioni. Tuttavia, adesso più che mai, come presidente dell’Associazione umanitaria più grande del mondo non posso che esprimere un profondo orgoglio per lo straordinario operato della Croce Rossa Italiana.

La pandemia è stato un banco di prova importante per ribadire il ruolo di primo piano della CRI nelle emergenze del Paese, così come nelle attività di tutti i giorni, in Italia e all’estero, in ausiliarietà alle Forze Armate e all’interno del sistema nazionale di Protezione Civile. Impegno che manteniamo ogni giorno nei tantissimi Comitati e nelle nostre sedi, sempre al servizio dei più vulnerabili, nessuno escluso.

La nostra Storia parte dai campi di battaglia risorgimentali e dialoga con tutte le grandi vicende d’Italia. Storia che i Volontari, il Corpo Militare e le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana hanno contribuito a costruire e che, oggi più che mai, ha senso ricordare. Noi continueremo a farlo a fine mese a Solferino, luogo da cui tutto ha avuto inizio. 

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