4 novembre. Rocca: “I nostri Corpi Ausiliari dimostrano, oggi più che mai, cosa significa essere ‘Un’Italia che aiuta’”

 

 

 

“Siamo ‘Un’Italia che aiuta’ per la nostra storia, le nostre radici, il nostro presente e per quello che faremo domani. E’ trascorso più di un secolo dal 4 novembre 1918, storica data in cui termina la Prima Guerra Mondiale con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e a Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di sanguinosi combattimenti. Con la conclusione della “Grande Guerra” si completa (seppur con alcuni importanti territori “rimasti fuori”, nonostante fossero previsti dal Patto di Londra) il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

La “modernizzazione” dell’intervento umanitario durante la Grande Guerra
Dal punto di vista del Movimento internazionale della Croce Rossa e della nostra Associazione, il conflitto rappresenta un banco di prova importantissimo e una rottura con le modalità di intervento messe in pratica fino a quel momento. In questa data che è per tutta l’Italia Festa Nazionale, onoriamo perciò i sacrifici dei soldati e degli appartenenti ai nostri Corpi caduti a difesa della Patria e il ruolo chiave di questa modernizzazione dell’assistenza sanitaria, che si ebbe grazie anche ai nostri Corpi Ausiliari: il Corpo Militare Volontario e il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.

Oggi come allora
Queste donne e uomini straordinari dimostrano, da sempre, un fortissimo attaccamento all’Associazione così come alle Istituzioni, rendendo un servizio essenziale per la collettività anche in tempi bui e difficili come quelli del Covid-19, illuminati dal faro dei Sette Princìpi fondamentali. Ed è per questo che voglio ringraziarli e celebrarli. Perché noi siamo il frutto della nostra storia e delle nostre azioni quotidiane. Oggi come allora”.

Così il Presidente CRI-IFRC, Francesco Rocca, sul sito ufficiale www.francescorocca.eu

 
Categorie: News

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