Giornata Nazionale vittime dell’immigrazione. Rocca: dobbiamo provare a cambiare prospettiva e “rimettere al centro l’uomo”
7 anni fa si scatena l’inferno a poche miglia dalle coste di Lampedusa: un barcone pieno di persone migranti va a fuoco con 500 persone a bordo. Oltre 300 le vittime accertate. E’ una tragedia che ha segnato un decennio e che tocca delle corde molto sensibili, molto spesso divisive nel nostro Paese come nel resto del mondo. Non si può morire, nel terzo millennio, per fuggire dalla guerra e dalla fame e questa ricorrenza ce lo deve ricordare. Voglio provare, in questa data simbolica, a lanciare un appello a deporre le armi rispetto a un tema – quello della migrazione – che ormai è polarizzato e strumentalizzato. Perché si può iniziare ad applicare una prospettiva diversa.
L’approccio attuato finora ha creato un solco profondo nelle nostre comunità e ci ha portati a non avere politiche efficaci e chiare nell’affrontare quello che è un dramma epocale. La questione migranti è ormai parte della nostra vita quotidiana. Sarebbe irresponsabile, anche e soprattutto da parte di chi prova a salvare vite umane, non dire che la priorità è quella di “rimettere al centro l’uomo” e di costruire attorno a questo una cultura e una politica che sappiano parlare anche di sicurezza, di confini e di legalità, senza perdere di vista il principio fondante che a noi che siamo anche soccorritori è molto chiaro, la vita e la sua salvezza. Ce ne stiamo rendendo conto in questo periodo di crisi e di emergenza sanitaria dove stiamo tutti combattendo, ognuno con le proprie armi, un nemico invisibile che aggredisce la vita e ogni altro aspetto del vivere. Ed è per tutelarla e salvarla, la nostra vita, che stiamo mettendo in campo ogni risorsa possibile e ogni soluzione, anche a costo di gravi danni economici e sociali ai quali cerchiamo di reagire creando politiche nuove e una cultura della solidarietà. La vita, in qualche modo, è tornata al centro dell’interesse individuale e collettivo. Invece, sui migranti, abbiamo un riflesso contrario: la vita viene dopo, prima viene altro.
Lo ha scritto il Presidente Francesco Rocca sul sito ufficiale www.francescorocca.eu