A parlare sono i numeri. Nel corso del 2019 sono state un centinaio le donne che hanno chiesto aiuto al centro d’ascolto ‘L’Orecchio di Venere’. In 32, di cui la metà italiane, sono state assistite per un periodo più o meno lungo. Dieci di loro hanno avuto il sostegno di una psicologa e di un avvocato e otto sono state accolte nella “Casa di accoglienza” per diversi mesi. Sei con i figli, tutti minori. Ad alcune di loro è stato necessario mettere a disposizione il “letto segreto”, per garantirne l’incolumità, avendo subito più volte violenza da parte di mariti e compagni, con conseguenti ricoveri in ospedale.

Questo è il centro di ascolto ‘L’Orecchio di Venere’, realtà operativa del Comitato CRI di Mondovì, che proprio nel 2020 compie cinque anni dalla sua fondazione. Nato ad aprile del 2015 per “clonazione” di quello già esistente ad Asti, il centro offre accoglienza, ascolto, orientamento e sostegno a tutte le persone, per la maggioranza donne, e, in qualche caso sporadico, anche a uomini (un paio nell’intero periodo), che stanno attraversando un momento di disagio e confusione legato a fenomeni di violenza subita, praticata o assistita o che temano di diventarne vittime.

Referente del centro, dove operano otto volontarie e otto Sorelle, è S.lla Giuliana Turco, con delega dalla Presidente del Comitato monregalese.

Lo sportello è collocato nella sede della CRI di Mondovì, è aperto due giorni a settimana ed opera in sinergia con i Servizi sociali e sanitari, con le forze dell’ordine, con le Associazioni di volontariato e fa parte della rete antiviolenza provinciale (CAV 10), riconosciuto dalla Regione Piemonte. Ha un proprio numero di riferimento, attivo h24, collegato al numero nazionale 1522. Tale operatività si svolge nell’ambito di una convenzione, stipulata con l’Asl Cn1, che consente alle operatrici di recarsi al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) dell’ospedale, per assistere le persone per le quali è stato richiesto l’intervento.

Molto importante è l’opera svolta dalle Sorelle, non solo per gli interventi in emergenza dei casi che si verificano, ma anche per l’attività di sensibilizzazione sulla cultura della ‘non violenza’, con incontri negli Istituti Superiori – tenuti da Crocerossine, col supporto della psicologa e dell’avvocato che prestano la loro opera di volontariato nel centro – attraverso convegni, cui partecipano anche le Forze di Polizia, con personale specializzato e con incontri rivolti alla popolazione, ogni volta che vengono richiesti. In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, lo scorso 25 novembre sono state organizzate diverse iniziative, tra cui l’inaugurazione di una panchina rossa nel centro commerciale di Mondovì e nei Comuni di San Michele Mondovì e Roccaforte Mondovì, con il coinvolgimento delle Infermiere Volontarie per illustrare le attività del centro e per distribuire pieghevoli informativi e i numeri di emergenza da contattare in caso di necessità.

Grazie anche a questa costante attività informativa sul territorio, sono sempre più numerosi gli Enti e le Associazioni o gruppi di privati, che si attivano nella raccolta di fondi con il fine di garantire al centro di sostenere le spese e quindi di poter erogare il prezioso supporto che offrono alle vittime di violenza.

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