Le persone di Eni hanno raccolto oltre 600.000 euro in tre settimane nell’ambito di una raccolta solidale a sostegno della Croce Rossa Italiana in questo periodo di emergenza.
Dal 18 marzo al 9 aprile, le persone Eni hanno scelto di donare il valore di un’ora o più del proprio lavoro attraverso un’iniziativa proposta dai dipendenti e lanciata dall’azienda, che raccoglierà le ore donate e le devolverà alla Croce Rossa Italiana per fronteggiare l’emergenza.
La Croce Rossa Italiana è in prima linea su tutto il territorio nazionale con svariate attività che vengono svolte da volontari che con sforzo e sacrificio dedicano tante delle loro energie alle persone più fragili, quelle che tutti dobbiamo proteggere il più possibile.
“Questa iniziativa mi rende particolarmente orgoglioso perché è nata spontaneamente dalle nostre persone e mostra come, pur in un momento difficile come questo, continuino a rimanere solidali e a pensare a chi ha più bisogno,” ha detto Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.
Le donazioni rafforzano ulteriormente gli sforzi messi in campo da Eni a supporto di coloro che in prima linea stanno gestendo l’emergenza sanitaria nel Paese. L’impegno economico complessivo della Società ammonta a oltre 35 milioni.
La Croce Rossa Italiana è in prima linea dall’inizio dell’allerta Covid-19 in modo capillare su tutto il territorio nazionale attraverso migliaia di volontari e operatori che stanno lavorando senza sosta per sostenere la popolazione. La CRI, seduta al tavolo tecnico del Comitato Operativo dell’emergenza, sta intervenendo con i suoi mezzi, le sue donne e i suoi uomini per garantire soccorso, supporto sanitario e logistico, gestendo in sicurezza i trasporti sanitari dei casi potenzialmente sospetti con mezzi ad alto biocontenimento. Oltre agli interventi in emergenza, si sta impegnando a trasformare questo momento critico nel “Tempo della Gentilezza”, intensificando su tutto il territorio nazionale, i servizi per le persone più vulnerabili e con maggior fragilità sociali e sanitarie, tra i quali la spesa a domicilio, il trasporto sociale, la consegna dei farmaci e dei beni di prima necessità.
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