Sono circa 400 le donne del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana impiegate ogni giorno su tutto il territorio nazionale. Tra loro anche medici, infermiere professionali, psicologhe, volontarie che lottano ogni giorno al fianco di tutta l’Associazione per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19.
In ogni Ispettorato, le Crocerossine, si danno da fare sulla base delle necessità del territorio.
Provengono da diverse regioni le Sorelle che costituiscono la task force partita per Bergamo. In meno di 24h la loro missione ha avuto inizio, trovandosi direttamente in prima linea presso l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, in cui tutt’oggi, è presente una situazione particolarmente critica.
A Brescia, presso il centro Pastorale Paolo VI, dal 10 marzo scorso, 18 Crocerossine si alternano per l’assistenza sanitaria a pazienti dimessi dagli ospedali della provincia ma che necessitano di essere ancora sotto osservazione. Sono 108 i posti letto allestiti e grazie anche al contributo dei volontari, che si occupano del trasporto dei dimissionari, le Sorelle assistono gli ospiti una volta arrivati al centro.
In Toscana, in provincia di Massa Carrara, prestano supporto e assistenza presso una struttura per anziani. Sono 42 gli ospiti a cui somministrano le terapie di cui necessitano quotidianamente. Qui le Sorelle, che alloggiano presso la struttura CRI di Marina di Massa, sono affiancate dal personale del Nucleo di Pronto Intervento del Corpo Militare Volontario specializzato sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e che ha il compito di supportarle nella vestizione, negli spostamenti e nella sanificazione ad ogni fine servizio.
Proseguono le attività sociali che in questa emergenza si sono intensificate e a Firenze, le Crocerossine sono impiegate, oltre che nelle ormai ordinarie attività di emergenza, anche per il supporto alle fasce più deboli della popolazione. Presso l’albergo popolare, presidio aperto tutte le mattine, forniscono agli ospiti supporto psicologico e trasmettono le buone pratiche igieniche legate all’attuale situazione sanitaria, oltre alla misurazione della temperatura.
In molte città d’Italia, da nord a sud, sono impegnate nella consegna di farmaci e generi di prima necessità a persone che ne abbiano bisogno. Il servizio consiste nell’acquisto dei beni di primaria importanza per conto dei beneficiari. Un’attività che consente ai cittadini di rimanere a casa ed essere maggiormente tutelati da eventuali contagi da Coronavirus. L’attività di consegna di generi di prima necessità, si amplia anche con le Unità di Strada, fornendo quindi assistenza ai senza fissa dimora.
Proseguono, inoltre, i servizi di controllo presso le stazioni e gli aeroporti e c’è anche chi si dà fare con ago e filo. Le Crocerossine dell’Ispettorato di Udine hanno infatti messo a disposizione la propria esperienza lavorativa in campo tessile. Con il supporto di due aziende locali che hanno offerto macchinari e materiale, producono mascherine chirurgiche artigianali.
In ultimo, da circa 10 giorni è partito da Roma con destinazione Unità di Crisi della CRI Lombardia, il camper delle Infermiere Volontarie. Il mezzo è operativo per le attività di screening a supporto dei Volontari dei Comitati CRI che operano nelle province più colpite dal Coronavirus.