Presentate all'ONU linee guida contro ondate di calore. Rocca: "Sono killer silenziosi, bisogna prepararsi e limitarne l'impatto"

 
 

Un nuovo strumento lanciato oggi a New York aiuterà le città a prepararsi alle ondate di calore: eventi meteorologici estremi che sono tra le tipologie più mortali di pericolo naturale.

Parlando dal quartier generale dell’ONU a New York nel corso di una conferenza stampa, il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, ha dichiarato:

Le ondate di calore sono uno dei pericoli naturali più mortali per l’umanità, e la minaccia che rappresentano diventerà più seria e più diffusa man mano che la crisi climatica continua. Tuttavia, il dato positivo è che le ondate di calore sono anche prevedibili e prevenibili. Le azioni che le autorità possono intraprendere per salvare vite umane e ridurre significativamente la sofferenza sono facili e accessibili“.

 

Le nuove linee guida “Heatwave Guide for Cities del Red Cross Red Crescent Climate Center” offrono agli urbanisti e alle autorità cittadine un autorevole riassunto delle azioni che possono intraprendere per ridurre il pericolo di ondate di calore, definite come un lasso di tempo in cui le temperature, in combinazione con altri fattori, sono insolitamente alte e pericolose per la salute e il benessere.

Dal 2001 si è toccato il record della temperatura globale più alta. Diverse ondate di calore gravi hanno ucciso decine di migliaia di persone in tutto il mondo durante questo periodo, in particolare l’ondata di caldo del 2015 in India ha causato circa 2.500 vittime e quella del 2003 in tutta Europa ha portato a più di 70.000 morti.

Le persone maggiormente a rischio tendono ad essere quelle con vulnerabilità preesistenti, compresi gli anziani, i bambini molto piccoli, le donne incinte e le persone socialmente isolate.

 

“Le ondate di calore sono assassini silenziosi, perché prendono la vita di persone già vulnerabili”, ha continuato Rocca. “È fondamentale che tutti sappiano come prepararsi a limitarne l’impatto.”

Circa 5 miliardi di persone vivono in regioni dove il caldo estremo può essere previsto in anticipo di giorni o settimane.

Esempi di azioni che le città possono intraprendere includono la creazione di sistemi per avvisare le persone in anticipo sui periodi di caldo estremo previsti; rafforzare i sistemi sanitari per ridurre il rischio di essere sopraffatti durante una crisi di caldo; condurre campagne di sensibilizzazione delle comunità; istituire centri di raffreddamento / linee telefoniche di assistenza per le persone vulnerabili che hanno bisogno di aiuto e supporto; “ecologizzare” città e centri urbani, ad esempio piantando alberi, proteggendo gli spazi verdi aperti e introducendo zone senza auto.

L’influenza del cambiamento climatico è stata di nuovo evidente in giugno anche in Italia, quando le città di tutto il Paese hanno registrato temperature record: un evento che gli scienziati ritengono sia frutto dei cambiamenti climatici.

 
 
 
Una sintesi del documento presentato all’ONU
 
 
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