Francesco Rocca: “Per la Croce Rossa il Friday for future è ogni giorno”
“Gli uomini discutono. La natura agisce”.
(Voltaire)
“Non dovrebbe essere necessario scomodare i
filosofi per rendersi conto che è arrivato il momento di agire, partendo dal
rispetto delle clausole del primo Accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima
mondiale, quello di Parigi del dicembre 2015, adottato da 195 paesi. E non dovremmo essere
tacciati di catastrofismo quando affermiamo che siamo di fronte a un bivio:
quello tra la salvezza e la distruzione del nostro pianeta.
Gli scenari gravissimi.
Le emissioni di gas
serra stanno aumentando più rapidamente del previsto e gli effetti sono già
palesi. Il riscaldamento globale avrà conseguenze devastanti se non
interveniamo: innalzamento del livello del mare, incremento delle
ondate di calore e dei periodi di intensa siccità, alluvioni, aumento per
numero e intensità di tempeste e uragani.
Le conseguenze su milioni di persone
Questi fenomeni avranno un impatto su milioni di persone,
con effetti ancora maggiori su chi vive nelle zone più vulnerabili e povere del
mondo, danneggeranno la produzione alimentare, minacciando gli habitat e gli
ecosistemi. Eppure,
nonostante nella comunità scientifica ci sia un consenso pressoché unanime sul
fatto che il cambiamento climatico sia in atto, i governi stanno rispondendo con colpevole lentezza,
come se non si rischiasse di mandare a pezzi le fondamenta della civilizzazione
umana e dell’economia. E’ evidente, perciò, che gli impegni assunti sinora non
sono sufficienti.
La
posizione della Croce Rossa
Sono anni che il Movimento Internazionale della Croce Rossa denuncia lo stato di cose, tanto che più della metà delle nostre operazioni sono oggi in risposta diretta agli eventi legati alle condizioni meteorologiche. Ed è per questo che ogni iniziativa di sensibilizzazione globale come quella odierna, il “Global Strike for Future”, che si inserisce nella mobilitazione dei “Fridays For Future”, pur non coinvolgendoci direttamente è un’occasione di denuncia ed è in linea con la nostra posizione e con le attività che i volontari della Croce Rossa e i nostri Giovani svolgono in tutto il mondo
Lavorare con e per le comunità più vulnerabili
In un mondo più caldo sarà particolarmente dura la sopravvivenza per tutte quelle comunità che stanno già lottando a causa di conflitti, insicurezza o povertà. Stiamo lavorando con alcune di esse per aiutarle ad adattarsi a ciò che potrebbe accadere, ma questi sforzi devono aumentare in modo significativo. È necessario dedicare una parte maggiore del finanziamento globale sul clima per aiutare queste comunità ad adattarsi ai rischi. Nessuno può più permettersi mezze misure”.
Lo ha detto il Presidente Francesco Rocca
sul sito ufficiale www.francescorocca.eu