Croce Rossa: in una scuola a Spoltore la prima colonnina anti bullismo per chiedere aiuto
Il dispositivo,novità assoluta in Italia, sarà collegato con il 114, la polizia postale e unapsicologa CRI
Una colonnina blu con un pulsante rosso al centro che basteràpremere per chiedere aiuto e parlare in vivavoce con un operatore del 114Emergenza Infanzia, della Polizia postale o con una psicologa della Croce RossaItaliana. Il Comitato CRI di Spoltore, in provincia di Pescara, installerà la prima colonnina anti bullismod’Italia nella scuola media ‘Dante Alighieri’ il prossimo 20 febbraio.
“Sitratta di un progetto pilota, unico nel suo genere – dice il Presidente delComitato Pierluigi Parisi che ha promosso l’iniziativa – una novità assolutain materia di contrasto al bullismo e cyber bullismo. Attraverso un combinatoretelefonico, la vittima sarà collegata a una delle strutture in grado di offrireprontamente un aiuto concreto”.
La colonnina è ancheun deterrente
Non solo, la colonnina, oltre a essere uno strumento dirisposta, è pensata soprattutto come utile deterrente per prevenire e scoraggiare atti di violenza fisica,verbale e psicologica. “Abbiamo deciso di installarla nel cortile della scuola- prosegue Parisi – in questo modo sarà visibile non solo agli studenti maanche a tutti i ragazzi che quotidianamente frequentano il palazzetto dellosport, cioè circa 1800 – 2000 adolescenti tra 11 e 14 anni, l’età più critica evulnerabile. La colonnina diventa quindi un importante strumento per teneresempre molto alta l’attenzione su questo tema su cui la CRI è quotidianamenteimpegnata con molteplici attività in tutta Italia di prevenzione e riduzionedelle vulnerabilità”.
Il progetto #Bullononèbello
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto #Bullononèbello, in collaborazione con Polizia di Stato, 114 Emergenza per l’Infanzia e con il patrocinio del Ministero dell’Interno, un canale di accesso nelle scuole per affrontare la tematica del bullismo in tutte le sue sfaccettature.
Oltre alla colonnina, infatti, si prevedono incontri con i ragazzi e gli insegnanti all’interno dell’istituto condotti dai Giovani CRI che possono quindi aiutare i loro coetanei ad aprirsi e richiedere l’aiuto necessario. “Abbiamo deciso di adottare un approccio esperienziale – afferma Ida Di Gennaro psicologa CRI dell’infanzia e adolescenza – utilizzando laboratori e giochi di ruolo. Partiremo da un caso di bullismo reale per fare in modo che i ragazzi possano mettersi nei panni dell’altro e viverne le emozioni. Ci sarà quindi qualcuno che vestirà i panni del bullo, un altro della vittima e gli altri, che spesso sono spettatori di atti di bullismo”.
Lo sportello di ascolto e supporto psicologico
Sarà inoltre attivato uno sportello di ascolto e supporto psicologico della Croce Rossa all’interno dell’Istituto a cui potranno rivolgersi i ragazzi, gli insegnanti e anche i genitori. “Una presenza fissa all’interno della scuola – prosegue Di Gennaro – è uno strumento fondamentale per contrastare gli episodi di bullismo, proteggere le vittime e affrontare le problematiche del bullo stesso. È fondamentale che i ragazzi imparino ad accettare la diversità, conquistare la fiducia e tollerare le frustrazioni attraverso il sostegno di un esperto”.