Nel campo CRI di Campobello di Mazara, in Sicilia, dove i diritti dei lavoratori stagionali sono tutelati
Circa 500 persone hanno trovato un posto sicuro dove passare la notte, oltre 700 hanno avuto accesso ai servizi come il primo soccorso, l’assistenza, l’orientamento al lavoro e ai servizi del territorio. Sono i numeri dei primi tre mesi del campo di transito per lavoratori stagionali di Campobello di Mazara (Trapani), gestito dal Comitato della Croce Rossa di Castelvetrano.
Aperto a settembre nello spazio dell’ex oleificio Fontane d’Oro sequestrato alla mafia, con 4 maxi-tende da 128 posti letto in totale, docce con acqua calda e charging station per ricaricare i telefoni, è diventato un punto di riferimento per i tanti lavoratori stagionali, in buona parte stranieri, che dopo l’estate arrivano sul territorio per la raccolta delle olive.
“Siamo presenti da 4 anni– spiega Luigi Corsaro, Presidente della Croce Rossa Sicilia– ma da quest’anno riusciamo a essere ancora più incisivi. Grazie ai tavoli tecnici con la Prefettura e le autorità locali, oltre ai servizi di accoglienza e di assistenza è stato fatto un passo in avanti anche nella lotta al caporalato. In uno spazio adiacente al nostro campo è stato infatti realizzato un distaccamento dell’ufficio del lavoro dove i nostri volontari si sono messi a disposizione per aiutare e supportare gli ospiti del centro. I numeri delle assunzioni da parte delle aziende della zona sono la prova del successo di questa attività”.
Non solo, per contrastare il fenomeno del lavoro nero, è stato anche deciso che le aziende, insieme all’assunzione del lavoratore, avrebbero dovuto garantire un posto letto.
“Non sempre però i datori di lavoro hanno questa possibilità, sottolinea Giuseppe Cardinale, Presidente del Comitato CRI di Castelvetrano. Conosciamo il territorio e abbiamo un rapporto diretto con i coltivatori. Li abbiamo incontrati e abbiamo cercato di aiutarli fornendogli brande, letti e coperte, così da liberare spazio nel nostro campo per i nuovi arrivi”. Grazie alla partecipazione del Comitato CRI di Trapani, il campo di transito a Campobello ha ospitato anche un Safe Point della Croce Rossa: uno spazio informativo in cui è stato possibile ricevere orientamento ai servizi, assistenza sanitaria e legale (in collaborazione con il Centro Internazionale Rifugiati) oltre al servizio della Croce Rossa Restoring Family Links per il ristabilimento dei legami familiari.
“La stagione della raccolta delle olive sta finendo– continua Corsaro- ma il campo Croce Rossa rimarrà aperto finché ce ne sarà bisogno, non lasceremo nessuno solo. Ora che i numeri delle presenze sul territorio stanno diminuendo, stiamo riuscendo a ospitare anche i lavoratori che si sono accampati spontaneamente nel vicino ex cementificio. In quel posto, senza luce e acqua, con condizioni igienico-sanitarie al limite, abbiamo cercato di portare la nostra assistenza, distribuendo kit igienici, vestiti e coperte e una parola di conforto. Ora fortunatamente lì non è rimasto quasi più nessuno e in tanti si sono potuti spostare nelle nostre tende”.