Guatemala, le attività di supporto e cooperazione della CRI dopo l’eruzione del Volcàn de Fuego
- © Croce Rossa Guatemalteca
L’eruzione del Volcàn de Fuego in Guatemala, avvenuta lo scorso 3 giugno, ha provocato numerose vittime e ingenti danni. Oltre 1.700.000 persone sono state colpite dalla catastrofe e, di queste, 12.823 sono state evacuate per evitare ulteriore esposizione e rischio. Si sono registrati 169 morti e 256 dispersi. La Croce Rossa Italiana è sul campo in supporto della consorella guatemalteca sin dai primi momenti, in particolare nelle attività di riabilitazione della sede del Comitato di Escuintla, considerata strategica per la sua posizione nella zona adiacente all’area del Volcán de Fuego, uno dei 7 vulcani più attivi del Paese.
L’intervento si inserisce nell’ambito della risposta umanitaria del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. A seguito della visita del Presidente della CRI e della Federazione Internazionale, Francesco Rocca, la Croce Rossa Italiana si è attivata anche attraverso una missione tecnica nei luoghi del disastro per supportare la consorella guatemalteca in base alle esigenze riscontrate nel territorio.
La riabilitazione della sede del Comitato di Escuintla garantirà ai volontari della Croce Rossa Guatemalteca un locale sicuro, stabile e una maggiore prossimità alle comunità del territorio. Inoltre, la sede risponderà anche alle esigenze di stoccaggio di beni di soccorso da utilizzare nelle operazioni di risposta alle emergenze. Tale intervento include il ripristino dell’agibilità dei locali interni (riparazione e pittura delle pareti; riparazione pavimenti, servizi igienici e mura esterne; costruzione di un piccolo magazzino esterno). I lavori sono attualmente in corso e termineranno nei prossimi mesi.
Nell’ambito dello stesso intervento, la CRI ha inoltre supportato l’acquisto di 3 ambulanze e la riparazione di un’ambulanza già in uso, nonché l’equipaggiamento delle stesse attualmente in corso. Le ambulanze, oltre a fornire assistenza alle 12.823 persone che vivono in alloggi provvisori sparsi per il territorio della provincia di Escuintla, garantiranno alla Croce Rossa del Guatemala di ampliare i propri servizi di assistenza pre-ospedaliera e sanitaria per gli abitanti delle comunità locali.
- © Croce Rossa Guatemalteca
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L’eruzione del 3 giugno
L’eruzione ha colpito un’area che si estende per 10 km dal cratere, coinvolgendo una popolazione quasi due milioni di residenti nei Dipartimenti di Sacatepéquez, Escuintla e Chimaltenango, per i quali le autorità hanno dichiarato lo stato di massima allerta.
La Croce Rossa Guatemalteca si è attivata immediatamente preparando un Piano di Azione coerente e ben organizzato per rispondere all’emergenza e, al tempo stesso, ha inviato uomini e mezzi a disposizione delle autorità statali. I volontari sono stati impegnati in compiti di assistenza sanitaria, gestione dell’obitorio generale e ripristino dei legami familiari, affinché le famiglie potessero ritrovare i loro congiunti con il supporto del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
La Federazione internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa ha inviato sul posto un Disaster Manager e un esperto di gestione di informazioni, fornendo così supporto tecnico e finanziario al Piano di Azione della Società Nazionale attraverso un appello d’emergenza.
Sono intervenute anche altre Società Nazionali, come quella spagnola, impegnata in attività di potabilizzazione e sanificazione degli ambienti destinati a rifugio, e la Croce Rossa Messicana, che ha inviato una ingente quantità di aiuti umanitari e tecnici specializzati nella gestione dei centri di raccolta.