Maltempo, continua l’allerta. Situazione critica in Veneto: CRI al lavoro sul territorio

Maltempo, continua l’allerta. Situazione critica in Veneto: CRI al lavoro sul territorio
 

Temporali, vento e ora anche la neve. L’Italia è ancora stretta nella morsa del maltempo. Una nuova perturbazione porterà rovesci e venti di burrasca su gran parte del Paese. Da oggi allerta rossa sul Veneto e arancione su Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, Abruzzo, Molise e Sicilia.

Ore di grande lavoro e apprensione in Veneto

La Regione, dopo giorni di maltempo, è ancora sotto scacco delle perturbazioni in atto e il bollettino della Protezione Civile segnala “allerta rossa sui bacini montani e pedemontani” ancora per la giornata di oggi e domani. La Croce Rossa Italiana sta lavorando intensamente in queste ore per far fronte alle tantissime criticità: assenza di acqua potabile, strade ostruite e comuni isolati. La sala operativa regionale sta coordinando le attività di soccorso. Finora sono stati coinvolti 600 volontari della Regione Veneto e 80 sono attualmente impegnati nella gestione dell’emergenza. In particolare, in prima linea, i Comitati di Belluno e Feltre che stanno rispondendo alle tante richieste di aiuto da parte dei Sindaci e della popolazione locale.

“I volontari – riferisce Francesco Bosa, presidente del Comitato regionale Veneto  –  stanno prestando soccorso e assistenza casa per casa alle tante persone rimaste isolate, molti anche gli anziani. Sono impegnati nel censimento dei bisogni, nella distribuzione dei medicinali urgenti, viveri e generi di prima necessità”.

“In questo momento – racconta Bosa – sono in atto forti piogge e smottamenti”. Ci sono forti problematiche di reperibilità di acqua potabile in moltissimi comuni colpiti come Rovigo, Arquà Polesine, Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo, Pontecchio, San Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana, Feltre. Sono state messe a disposizione due autocisterne per la distribuzione dell’acqua potabile e la CRI è di supporto per il riempimento dei raccoglitori.

“Domenica è prevista una riunione – afferma Francesco Bosa – per fare il punto sugli ulteriori aiuti da attivare anche per il post emergenza.”

 

Maltempo, continua l’allerta. Situazione critica in Veneto: CRI al lavoro sul territorio
 
Maltempo, continua l’allerta. Situazione critica in Veneto: CRI al lavoro sul territorio
 
 

Lieve miglioramento in Trentino

 

Rimane critica la situazione in Trentino anche se l’allerta meteo di queste ore è stata declassata da rossa ad arancione. Su tutto il territorio della Provincia di Trento sono state attivate ambulanze aggiuntive e 20 fra medici e infermieri. Inoltre, sono stati predisposti sette centri di accoglienza dove la CRI garantisce assistenza sanitaria e psicologica. 

Aggiornamento del 3 novembre 2018 ore 16:00

E’ ancora molto critica la situazione in Veneto, soprattutto nella zona montana della provincia di Belluno dove ci sono località isolate, manca acqua ed elettricità. In particolare tutta la zona dell’Agordino, la Valle di Alleghe e Gosaldo non sono raggiungibili via strada. Questa mattina erano circa 12 mila le utenze elettriche non funzionanti. La Croce Rossa Italiana è impegnata proprio nel cercare di raggiungere le famiglie isolate che stanno vivendo questo enorme disagio, per portare loro acqua potabile e medicinali. Con le frane e gli smottamenti di questi giorni il servizio idrico è saltato e non si sa quando verrà ripristinato.

Fino ad ora sono circa 600 i volontari CRI impegnati nell’emergenza in tutta la Regione. Una squadra dei Soccorsi Speciali Smts-Opsa ha raggiunto Belluno per supportare i volontari del Comitato territoriale e la popolazione. Tutti i soccorsi sono coordinati dalla Sala Operativa Regionale della Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Veneto attiva h24. Sul posto anche un gruppo del Centro Operativo di Emergenza di Settimo Torinese. Croce Rossa Italiana è impegnata soprattutto nel supportare le azioni di ripristino della viabilità e nella consegna di medicinali e acqua potabile.  

Migliore la situazione nella parte cittadina del Bellunese. Continua ad essere invece problematica la provincia di Asiago dove l’ondata di maltempo ha provocato la strage di centinaia di migliaia di alberi, compromettendo l’equilibrio ecologico ed ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica.

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