Clownerie: 10 nuovi “dottori del sorriso” per il Gruppo storico di Modena

 Clownerie: 10 nuovi “dottori del sorriso” per il Gruppo storico di Modena. 

Saranno 10 i nuovi volontari clown che entreranno presto a far parte del Gruppo storico di Modena. Si è concluso, infatti, da poco il corso Operatori del Sorriso del Comitato di Sassuolo. Terminato il periodo di formazione di 50 ore, le nuove affronteranno presto un tirocinio di 20 ore nella Struttura Casa Serena di Sassuolo. Un nuovo progetto di collaborazione inizierà proprio da questo corso, per alleviare gli ospiti che vivono nella struttura, ma anche a beneficio di chi è nell’Ospedale Ramazzini di Carpi, nella Casa Protetta e nel Centro Diurno S. Pertini di Soliera.Da diversi anni, i volontari della Croce Rossa Italiana si impegnano a ridurre le sofferenze di chi si trova in stato di vulnerabilità mediante lo strumento della clownerie. Operano attraverso il riso ed il divertimento in contesti svantaggiati dimostrando che il potere terapeutico del buonumore può essere usato come un vero e proprio trattamento medico, ovvero la clown terapia. I Clown Dottori operano in contesti critici per sdrammatizzare e rendere più sopportabile la routine di cura. Vestendo i panni del clown, i volontari della CRI operano nel settore socio-assistenziale e sanitario con il chiaro intento di alleviare la sofferenza delle persone e migliorare la qualità della vita dei soggetti in condizione di disagio e vulnerabilità. Sdrammatizzando, ironizzando, utilizzando le tecniche della clown terapia per ridurre la percezione dolorosa, prevenire il peggioramento delle condizioni di salute, dovuto a depressione, tristezza, senso di solitudine e abbandono, svolgono la loro attività intervenendo su tutto il contesto di vita del soggetto vulnerabile (famiglia, rete di amicizie, medici e operatori sanitari), nella consapevolezza che, per ottenere risultati efficaci, è necessario avere una “comprensione olistica” della persona, trattandola e supportandola nella sua interezza, considerandone la sfera biologica, psicologica e sociale. L’Attività di Clownerie rientra nell’Obiettivo Strategico 2 della Croce Rossa Italiana e pertanto risponde ai bisogni di supporto ed inclusione sociale individuati dalla nostra Associazione, poiché diventa un mezzo per aiutare i soggetti più vulnerabili della società ad uscire dalla loro condizione di disagio ed affrontare la realtà in cui si trovano ed è, quindi, rivolta principalmente alle strutture sanitarie, residenze per anziani, case protette per disabili. L’utilizzo delle tecniche di clownerie in supporto dei collettivi vulnerabili non si limita al bambino in contesto ospedaliero, poiché l’efficacia degli interventi è stata riscontrata anche con bambini ed adulti che vivono altre tipologie di situazioni critiche. Gli ambiti di intervento, infatti, possono e devono essere molteplici, proprio in virtù del fatto che scopo del Volontario-Clown di CRI è quello di prevenire ed alleviare le sofferenze degli uomini, ritrovando la condizione di umanità in ogni soggetto sofferente per qualsiasi motivazione. Le tecniche di clownerie e l’utilizzo dei Volontari-Clown di CRI, inoltre, possono ritenersi utili anche nelle attività sociali svolte nell’approccio con: i diversamente abili (bambini ed adulti); gli anziani nelle residenze sanitarie assistite e nei reparti di lungodegenza e geriatria; i minori ospiti di case famiglia e comunità alloggio, nelle case circondariali, nei quartieri disagiati ed a forte rischio di devianza sociale; i migranti, le comunità nomadi ed i senza fissa dimora in tutti gli ambiti dove si evidenziano forme di povertà ed emarginazione sociale.I principali contesti operativi dove rivolge la propria azione sono: corsie di degenza in ospedali, case di cura, residenze sanitarie assistite, ospedali militari; centri sociali e di assistenza per anziani, persone senza fissa dimora, etc.; comunità alloggio e centri diurni di assistenza sociale; scuole e luoghi del servizio educativo in genere;contesti sociali critici (quartieri a rischio, luoghi di emarginazione sociale, campi di accoglienza, comunità interculturali, ecc.);emergenze di Protezione Civile; missioni umanitarie. Il Clown Dottore e l’Operatore del Sorriso che opera in questi ambiti è una figura con una formazione multidisciplinare. Prende infatti spunto dal classico clown circense per quanto riguarda alcune tecniche di approccio con gli utenti, a cui unisce nozioni derivanti dalla psicologia e dall’arte teatrale, prestando sempre attenzione a regolare la propria attività in base al contesto in cui è inserito e alle necessità delle persone con cui si relaziona. Nei contesti più vulnerabili diventa un artefice dell’inclusione sociale utilizzando le armi del sorriso e dell’allegria per fare evadere temporaneamente coloro che per diversi motivi sono stati allontanati dalla propria famiglia e dalla comunità di appartenenza. Lavora sempre in gruppo e affianca il personale sanitario e non, supportando sia l’individuo che sta vivendo una condizione di disagio sia le persone che lo circondano, proponendo, con le proprie armi, un nuovo modo di affrontare l’esperienza dolorosa. Il clown si prefigge lo scopo di alleviare le sofferenze e migliorare la qualità della vita di coloro che stanno vivendo un momento di particolare vulnerabilità dovuto a problemi fisici o psicosociali, alleviando le sofferenze e sostenendo ogni tipo di utente attraverso il sorriso, l’allegria e l’ironia, lavorando sui bisogni psichici del soggetto.

 Clownerie: 10 nuovi “dottori del sorriso” per il Gruppo storico di Modena.

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