Giornata Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: il messaggio di Francesco Rocca e Peter Maurer a volontari e operatori

 
La Giornata Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
 

di
Francesco Rocca,

Presidente della Federazione Internazionale di Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa
Peter Maurer,

Presidente del Comitato Internazionale di Croce Rossa

Nessuno sembra sapere quanti muscoli ci vogliono per sorridere.
Alcune fonti dicono 17, altri sostengono che siano circa 12. Ma all’interno del
Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, si dice che siano
oltre 7 miliardi. Oppure, le menti e i muscoli di circa 12 milioni di volontari
e operatori.

 

Ogni giorno lavorano con persone che affrontano i momenti
peggiori della loro vita: crisi, guerre e disastri. Sono i primi a rispondere e
gli ambasciatori in prima linea del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa. La crescente forza e portata della nostra rete globale è dovuta a
persone come loro: in tutto il mondo, in luoghi pericolosi e instabili,
l’azione umanitaria neutrale, indipendente e imparziale ha le più alte possibilità
di raggiungere i più bisognosi. Se un giorno potremo dire di essere ovunque per
tutti, sarà anche grazie a persone come loro. In occasione della Giornata Mondiale di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, vogliamo esprimere la nostra gratitudine per il loro lavoro e
il nostro debito nei confronti del loro servizio.

 

Fare quello che fanno non è facile. Oggi gli operatori umanitari
sono soggetti a più minacce e attacchi che mai. Ogni anno, tragicamente,
perdiamo staff e volontari di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

 

Tuttavia, i nostri volontari e il nostro staff vanno
avanti
. Lavorano in crisi sempre più protratte, con dinamiche estremamente
complesse. Sanno che le persone che servono non sono più in situazioni
difficili per un paio di mesi, ma per anni. Eppure, li accompagnano.
Dall’assistenza urgente, salva-vita, ai programmi di recupero e resilienza, ci
sono.

 

Sono nello Zimbabwe e insegnano agli agricoltori un
sistema agricolo che consenta alle colture di resistere a condizioni difficili
come siccità o inondazioni. Sono in Bangladesh, dove forniscono a donne e
ragazze torce ricaricabili con energia solare, vestiti che rispettano la
sensibilità culturale del luogo e articoli per l’igiene per prevenire l’isolamento,
anche durante il ciclo mestruale. Sono in Costa Rica, dove addestrano unità
cinofile di ricerca e soccorso di persone sotto macerie o frane. Si trovano in
Siria
, dove dopo più tentativi, 46 convogli umanitari, con migliaia di pacchi
di cibo e forniture mediche, si sono finalmente fatti strada nella zona
orientale di Ghouta. Si trovano a Gaza, dove compensano le interruzioni di
corrente elettrica, fornendo alle persone batterie portatili per ricaricare i
loro telefoni e le luci di emergenza.

 

Queste storie sono piene di innovazione e originalità.
Mostrano anche quanto il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa stia lavorando per mettere le persone al centro dell’azione umanitaria. I
nostri volontari e il nostro staff stanno sostenendo le comunità per diventare agenti
della propria ripresa e della resilienza. Mettono la loro esperienza a
disposizione della comunità in modo che la comunità stessa possa diventare più
forte a lungo termine.

 

In tanti modo diversi, i volontari lavorano, ma senza
essere retribuiti ed è quel tipo di altruismo di cui facciamo tesoro. Quella
passione condivisa, in una moltitudine così diversa che rende il nostro
Movimento così unico.
A quelli che dicono che l’umanità è morta, noi
rispondiamo che abbiamo 12 milioni di esempi del perché questa affermazione sia
sbagliata. E questo è sicuramente qualcosa su cui vale la pena sorridere.

 

Grazie a tutti i nostri volontari e operatori!

Categorie: News

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