Clownterapia: CRI all'Healtcare Clowning International Meeting di Vienna
L’arte del Clowning e la professionalizzazione della salute, il suo ruolo nella società, le sue fondazioni scientifiche, e le risposte del settore alle attuali sfide globali. Questi i quattro temi al centro della terza edizione dell’Healthcare Clowning International Meeting, che si è svolto dal 4 al 6 aprile scorso a Vienna.Per la prima volta una rappresentanza di Croce Rossa Italiana ha partecipato ad un convegno internazionale sul tema, non solo come uditore, ma anche con la presentazione di alcuni progetti che vengono svolti sul territorio nazionale con valenze preventive, nei quali, senza necessariamente indossare il naso rosso, gli skills propri del clown si fondono con quelli del volontario del soccorso. L’attività è stata presentata anche ad alcuni rappresentanti della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, con l’intento di favorire collaborazioni con altre società nazionali di Croce Rossa interessate a far nascere progetti simili nei loro Paesi. Al meeting hanno partecipato oltre 400 operatori clown, appartenenti a 150 associazioni di 50 Paesi. È stata un’occasione di confronto e di crescita unica, pensata per condividere buone prassi, per aggiornare puntualmente lo stato dell’arte e per crescere, scoprendo come l’attività di clownerie sia condotta in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda alla Tanzania, passando per Canada e Giappone. Grande importanza è stata data anche alla relazione con il personale medico, con una sessione moderata da Michael Christensen, il padre della clown terapia.