La psicologa Rosaria Domenella a Cox’s Bazar: “Il nostro obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la speranza”

 La psicologa Rosaria Domenella a Cox’s Bazar: “Il nostro obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la speranza” 
È importante concentrarsi non solo sulle sofferenze fisiche delle persone, ma anche sui dolori dell’animo. Sono in molti ad andare dal dottore e a lamentare sintomi o malanni, ma alla fine si scopre che c’è solo il bisogno di parlare, di raccontare e condividere la propria storia.

Rosaria Domenella, psicologa e psicoterapeuta della Croce Rossa Italiana, volontaria dal 2008, è a Cox’s Bazar da quasi un mese: “Il nostro obiettivo è rafforzare la resilienza delle persone, aiutarle a ritrovare una strada per il futuro”. Lavora in stretto contatto con il team giapponese e con i volontari del Bangladesh, coordinando le attività del servizio di supporto psicosociale.

Organizziamo spazi protetti, momenti ricreativi, focus group, peer sessions. Facciamo anche attività di “outreach”, recandoci di persona nelle tende. Ogni nucleo familiare ha una storia di lutti e sofferenze. Dopo i primi giorni di ambientamento, ora sono le stesse persone che vivono qui, a venirmi incontro con la voglia di parlare.

Contrariamente a quanto si potrebbe credere, sono soprattutto gli uomini ad avere bisogno di particolare assistenza e supporto: “È forse la categoria che necessita di maggiore aiuto. Nella loro cultura, l’uomo è abituato a farsi carico totalmente dei bisogni e delle necessità della famiglia di cui è responsabile. Ora, queste persone si ritrovano del tutto private della loro prerogativa. Un ruolo, quello di ‘sostenitore economico’ che è stato annientato dagli eventi e che bisogna in qualche modo ricostruire. Attraverso degli incontri appositamente dedicati, cerchiamo di riorientarli al presente e di aiutarli a capire le necessità del momento, come la tutela dei più deboli, dei bambini e dei disabili. Da parte loro, noto un interesse sempre maggiore. Comunico con il prezioso aiuto di un interprete e non sono per nulla intimiditi dal fatto che io sia una donna. Parliamo dei loro incubi, delle paure e di tutte le difficoltà che incontrano ogni giorno”.In oltre tre settimane, Rosaria ha incontrato migliaia di persone: “Fra le tante esperienze vissute, penso ai due fratelli orfani di 16 e 10 anni. Durante il nostro primo incontro sono rimasta in silenzio per diversi minuti, cercando di capire in che modo aprire un canale di confronto. La seconda volta ho portato un fischietto al bambino e li ho invitati a venire nei nostri spazi ricreativi. È stato bellissimo, qualche giorno dopo, vederli arrivare da soli nel ‘child friendly space’. Eravamo riusciti a stabilire un contatto”.Rosaria conclude parlando della forza d’animo delle persone dei campi di Cox’s Bazar: “Riescono addirittura a trovare una piccola nota positiva in tutto ciò che sta accadendo. La loro tragedia, così mi dicono, è se non altro servita a far aprire gli occhi al mondo, oggi consapevole e cosciente di questa drammatica realtà”. 

   

 

Video realizzato da IFRC – Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna.

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