Il Comitato nazionale della Croce Rossa Italiana sede del 1° Convegno di “Anestesia e rianimazione in ambiente ostile”
ROMA – Intenso e di alto profilo il programma del 1° Convegno di “Anestesia e rianimazione in ambiente ostile” che si è svolto nella storica sede del Comitato Nazionale della Croce Rossa Italiana, in via Toscana n. 12 a Roma, frutto della ormai consolidata collaborazione tra il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana e la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), rivolto ai medici chirurghi specializzati in anestesia e rianimazione ed ha registrato la partecipazione di circa settanta discenti.I lavori sono stati aperti dal Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Avv. Francesco Rocca, dall’Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI, Maggior Generale Gabriele Lupini e dal Presidente Nazionale Siaarti, Dr. Antonio Corcione, che hanno salutato e dato il benvenuto alle autorità e ai partecipanti presenti.Il Generale Lupini ha definito il convegno una importante iniziativa formativa medico-scientifica che ha prodotto una straordinaria occasione di confronto tra la società scientifica ed il Corpo Militare Volontario della CRI.Il Presidente Rocca, nella sua allocuzione, si è congratulato con il Maggior Generale Lupini e con il Prof. Corcione per l’importante iniziativa di notevole spessore scientifico, auspicando una sempre più intensa collaborazione tra la SIAARTI e la Croce Rossa Italiana.Il Prof. Corcione nel suo intervento ha enfatizzato la ormai consolidata collaborazione tra le due realtà promotrici del convegno, che nel tempo hanno prodotto risultati significativi come quello legato all’emergenza socio-sanitaria di Lampedusa.
Nel corso dei numerosi ed autorevoli interventi da parte di relatori e moderatori di provata esperienza professionale, che hanno caratterizzato la giornata del convegno – Ufficiali medici del Corpo Militare Volontario C.R.I., dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, docenti universitari e direttori di Unità Operative di grandi ospedali – si è discusso sulla grande flessibilità della figura dell’anestesista-rianimatore impiegata in diversi contesti, considerati “difficili” ed “ostili”, che rendono più complesse le attività di soccorso. Gli argomenti trattati hanno riguardato principalmente l’ipotermia, la terapia del dolore in emergenza, il monitoraggio in condizioni particolari, la gestione sul campo delle vie aeree, i farmaci di ultima generazione e la gestione rianimatoria del paziente bioisolato.
L’evento rientrava nella piattaforma di Educazione Continua in Medicina (ECM) ed ha consentito ai medici specialisti iscritti l’acquisizione di crediti formativi.