Ovunque per chiunque. Una volontaria Croce Rossa da Lampedusa alle zone colpite dal sisma
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di Luca SaliciDa chi affronta un lungo e pericoloso viaggio per ricominciare a chi ha perso le certezze del quotidiano e deve ricostruire la propria vita. Esperienze legate dal filo rosso del volontariato per Croce Rossa: “Persone migranti o persone vittime del terremoto non cambia nulla. L’importante è essere d’aiuto agli altri, ricordandosi dell’umanità, della neutralità, insomma dei sette principi della CRI”. A parlare è Viviana Tarantino, volontaria del comitato Croce Rossa di Lampedusa, tra i 16 volontari partiti sabato scorso dalla Sicilia verso il Centro Italia per assistere le popolazioni colpite dal terremoto. Negli ultimi giorni, tra potenziamento e turn over, sono tanti i volontari provenienti da tutti i comitati d’Italia che si stanno recando nelle zone del sisma. Camerino, Visso, Matelica, Sarnano, luoghi diventati sempre più familiari dopo le scosse del 26 e 30 ottobre e dove Croce Rossa, con oltre 500 volontari dall’inizio dell’emergenza, gestisce l’accoglienza, prepara e distribuisce pasti, ha allestito posti medici avanzati e fornisce supporto psicologico ai cittadini. Viviana è arrivata sabato notte a San Severino, nelle Marche, insieme ad altri volontari del Comitato di Palermo, mentre un’altra colonna dei comitati di Gela, Mascalucia e San Salvatore di Fitalia ha raggiunto altre località.
Viviana da tempo fornisce assistenza come volontaria CRI durante gli sbarchi delle persone migranti a Lampedusa: “Il nostro è un supporto logistico e umanitario. Tendiamo una mano, doniamo un sorriso a persone che hanno affrontato dei viaggi terribili e hanno bisogno di un po’ di calore umano”. Lo stesso calore che stanotte, durante il primo di turno nel palazzetto dello sport di San Severino Marche, Viviana ha donato alle persone vittime del terremoto: “È stata una notte tranquilla. Il primo giorno di servizio è servito per conoscere meglio la situazione che ci troviamo ad affrontare. Il paese di San Severino sembra spaccato a metà: da un lato case abitate ed esercizi commerciali aperti, dall’altra case disabitate, crollate o inagibili”. Nel paese marchigiano sono oltre 500 le persone che sono supportate da Croce Rossa, tra palazzetto e alcune palestre e strutture sportive. Vengono svolte attività socio assistenziali, sanitarie e di distribuzione dei pasti. “Mi sento molto vicina a queste persone – dice Viviana – Qua è tangibile la tristezza di chi ha perso tutto. Bisogna fare i conti anche con se stessi, perché non è semplice essere distaccati quando la quotidianità viene sconvolta e in cui anche l’assenza di una piccola cosa sembra insormontabile. Noi facciamo di tutto per far capire alle persone che nessuno è solo. Senza dubbio il supporto psicologico è tra le attività più importanti e utili che Croce Rossa svolge nei territori colpiti”.“Personalmente voglio aiutare, rendermi utile – continua la volontaria CRI di Lampedusa – Ho visto le immagini del terremoto e sapevo esattamente che situazione avremmo trovato noi volontari. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni, ma siamo pronti e sempre a fianco a questa comunità”. “Qui la sede di Croce Rossa è un punto di riferimento per tutti – racconta Viviana – Come a Lampedusa del resto, dove è capitato che alcuni migranti venissero a bussare per abiti, un pasto caldo o una parola di incoraggiamento. Nascono anche delle amicizie. Ed è bellissimo scoprire che qualcuno, grazie al servizio Restoring Family Links (RFL) di Croce Rossa, abbia ritrovato i propri parenti”.
“Ho una grande voglia di poter dare, di servire. Per questo sono partita da Lampedusa per le Marche”, conclude Viviana. Intanto i suoi colleghi del comitato le hanno scritto su facebook un saluto e un augurio: “Donerai agli altri il sole di Lampedusa e la gioia di essere volontaria”.
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