Giornata internazionale riduzione rischi disastri naturali. Rocca (CRI): la sfida è la prevenzione

Celebriamo oggi la Giornata Internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri Naturali, un’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di valorizzare la capacità delle persone e delle comunità di ridurre i rischi delle catastrofi naturali e diffondere conoscenze e consapevolezza sull’importanza delle pratiche di prevenzione

 Giornata internazionale riduzione rischi disastri naturali. Rocca (CRI): la sfida è la prevenzione
È di fronte a tutti noi il crescente impatto dei disastri e la loro complessità in tutto il mondo. La sfida è quella della prevenzione. Partendo dalla Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, un accordo internazionale per la riduzione del rischio da disastri (DDR), l’obiettivo per il 2030 è quello di un aumento dei Paesi dotati di strategie nazionali e locali per ridurre il rischio di catastrofe, un rafforzamento della cooperazione internazionale e l’accesso gratuito ai sistemi di allarme precoce multi-rischi e alle informazioni e valutazioni sui rischi di catastrofi. In questi anni, l’Italia ha subito i danni di molti disastri naturali e la CRI ha operato in prima linea per portare soccorsi, aiuti e successiva ricostruzione, in collaborazione stretta col la Protezione Civile. La forza, l’operatività e la resilienza del volontario di Croce Rossa hanno consentito, in molti casi, di limitare i danni.  Ma non basta. Dobbiamo puntare alla diffusione delle “buone pratiche”: la popolazione deve essere sempre più consapevole su come agire in caso di emergenza. Queste conoscenze permettono di salvare vite e mitigare i danni. Possiamo fare tanto attraverso la formazione e la preparazione. 

Francesco Rocca, Presidente Croce Rossa Italiana 

  

La prevenzione è un lavoro quotidiano per la Croce Rossa Italiana. All’interno delle attività ordinarie della Sala Operativa Nazionale, infatti, vi è quella dello scambio di informazioni e di riscontri con la Sala Italia (CRI presso il Dipartimento di Protezione Civile), la verifica e la trasmissione delle disponibilità giornaliere dei CIE (Centri Intervento d’Emergenza) per quanto riguarda mezzi, materiali e personale attivabile in caso di necessità. Vi è un sistema di monitoraggio h24 su tutto il territorio nazionale, garantito attraverso l’invio di report da parte delle Sale Operative territoriali. Il tutto, veicolato poi al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Anche la comunicazione è fondamentale in casi di emergenza. La diffusione dei social network ha consentito l’acquisizione di uno strumento in più. Non a caso “il tweet dell’anno 2016 in Italia – conclude Rocca – è stato quello della CRI. Non un gossip sulla diva del momento o l’insulto plateale di un politico, ma un vademecum lanciato da noi, a poche ore dalla prima scossa, sulle cose da fare e i comportamenti da tenere”.

  


 
  

Uno dei nostri obiettivi fondamentali è proprio la preparazione delle comunità. I nostri Comitati Territoriali organizzano corsi specifici, collaboriamo con la Protezione Civile Nazionale e veicoliamo campagne nazionali, come quella ‘Io non rischio’. In questi mesi il Consiglio Direttivo è impegnato in una nuova mappatura dei regolamenti e dei percorsi formativi a livello interno.Dobbiamo potenziare la preparazione della popolazione attraverso esercitazioni e appuntamenti formativi, dal momento che abitiamo un territorio delicatissimo, esposto a terremoti, frane, esondazioni. Il tutto, in ossequio al principio ‘I care’, vogliamo garantire ai soggetti vulnerabili (in questo caso ciò significa persone che hanno una casa in zona a rischio sismico) la massima protezione. Noi siamo tra i primi ad arrivare e gli ultimi a partire. 

Massimo Nisi, Consigliere Nazionale di Croce Rossa e Delegato alle Attività di Emergenza

Categorie: News

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