Lampedusa come scenario di un’intensa attività addestrativa con i medici in formazione specialistica della SIAARTI
Si è svolta a Lampedusa un’attività di formazione e addestramento sul campo, culminata con una maxi-simulazione su larga scala, che ha coinvolto uomini e mezzi del Corpo Militare Volontario della CRI, del Comitato CRI di Lampedusa, della Guardia Costiera, dell’Aeronautica Militare, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), oltre che pattuglie dei Carabinieri e della Polizia Municipale, con i medici in formazione specialistica in anestesia e rianimazione aderenti alla SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva).
Su un barcone che trasportava cinquanta turisti per un giro dell’isola, all’improvviso si è sviluppato un incendio, seguito da uno scoppio, che ne provocava il rapido naufragio. La chiamata di soccorso arrivava alla Guardia Costiera, che inviava immediatamente una motovedetta SAR. L’unità, giunta sul posto, trovava numerosi naufraghi in mare, mentre molti altri avevano raggiunto a nuoto una vicina spiaggia. Veniva allertato quindi il 112 (Centrale di Comando e Controllo), che inviava un’ambulanza sul posto, mentre la Guardia Costiera chiamava in aiuto un’altra unità navale e allertava i Vigili del Fuoco, che mandavano sulla scena una squadra a terra e un’unità di soccorso marino. Giunta la prima ambulanza, preso atto dell’elevato numero di feriti (cinquanta, di cui molti in gravi condizioni) la centrale veniva informata dalla necessità di ricevere rinforzi. A questo punto, veniva richiesta la mobilitazione del PMA del Corpo Militare Volontario della CRI che, veniva dispiegato in un molo nelle vicinanze dell’evento ed in circa venti minuti era perfettamente operativo. Nel PMA sono stati a trattati e stabilizzati ben 15 feriti, successivamente evacuati verso l’ospedale di riferimento, struttura simulata all’interno dell’aeroporto di Lampedusa, dove i volontari del Comitato CRI di Lampedusa hanno coordinato l’accettazione in Pronto Soccorso.
I medici CRI specializzandi della SIAARTI, in numero di cento, sono stati suddivisi nei vari ruoli (medici, soccorritori, simulatori feriti, osservatori), assistiti nel PMA e a bordo degli automezzi di soccorso CRI dal personale direttivo (tra cui due ufficiali medici specialisti in Anestesia e Rianimazione) e di assistenza del Corpo Militare Volontario, che ha provveduto anche alla perfetta maglia radio, con copertura totale dell’isola e fino a 13 miglia a largo, di tutte le forze in campo. Il triage è stato effettuato con metodo digitale, attraverso l’utilizzo di palmari con sistema SAT Triage, in disponibilità del Corpo.Ottimo lavoro anche dei militari CRI truccatori, che in pochissimo tempo hanno reso veritieri quadri clinici e ferite di ogni genere.
L’esercitazione ha confermato l’elevato livello di preparazione dei militari del Corpo nel settore dell’emergenza sul campo, fornendo un’occasione per l’addestramento e la formazione dei giovani medici specializzandi in anestesia e rianimazione.