Appello all’Italia di Francesco Rocca su Huffington Post: proibire armi nucleari è imperativo umanitario

  "Invitiamo l'Italia e tutti gli altri Stati che non partecipano alle trattative a cambiare rotta e a cogliere questa opportunità e aderire ai negoziati”.  

E’ in corso a New York, fino al 7 luglio, una riunione all’ONU per agire concretamente contro la peggiore delle minacce globali: quella delle armi nucleari. Francesco Rocca, presidente di Croce Rossa Italiana e vicepresidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha lanciato un appello dalle colonne del quotidiano Huffington Post: convincere gli Stati reticenti a firmare un trattato internazionale che proibisca le armi nucleari.“Questa – spiega il presidente di CRI –  è un’occasione storica per mettere fine all’era delle armi nucleari. Quando le bombe caddero su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, abbiamo visto direttamente i loro effetti catastrofici. Sappiamo dall’esperienza eroica della Croce Rossa Giapponese nei giorni successivi, e da recenti studi – prosegue Rocca – sappiamo che nessuno Stato o organizzazione umanitaria può rispondere adeguatamente alle esigenze delle vittime dopo una bomba nucleare”.Il potere distruttivo delle armi nucleari odierne, infatti, è molte volte superiore alle bombe usate a Hiroshima e Nagasaki. Un attacco nucleare potrebbe significare un raffreddamento dell’atmosfera, una riduzione della produzione agricola e la carestia in cui un gran numero di persone potrebbero morire.“Alcuni sostengono che questi negoziati non costituiscano un percorso concreto – spiega Francesco Rocca –  verso il disarmo nucleare. Dicono questo perché la maggioranza degli Stati con armi nucleari non parteciperà. Ma qual è il percorso alternativo? La conferenza sul disarmo è stata bloccata da decenni. La revisione del 2015 del Trattato di non proliferazione si è conclusa senza un accordo e con la maggior parte degli impegni precedenti non mantenuti. Allo stesso tempo, gli Stati detentori di testate atomiche stanno modernizzando i loro arsenali nucleari”.Il presidente di CRI spiega poi che rendere le armi atomiche illegali sotto il diritto internazionale può diventare un disincentivo per la proliferazione da parte di altri. “Non cogliere questa storica opportunità nella speranza che nel futuro ci sia un momento migliore per farlo – conclude Rocca –  è come scommettere con il futuro dei nostri figli e del nostro pianeta: è tempo di azione. Un primo passo indispensabile è quello di vietare le armi nucleari: per questo invitiamo l’Italia e tutti gli altri Stati che non partecipano alle trattative a cambiare rotta e a cogliere questa opportunità e aderire ai negoziati”.

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Categorie: News

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