Una mano tesa verso chi non ha casa
@Ibrahim Malla – Volontari dell’Unità di strada della CRI di Firenze
di Silvia Elzi – Aiutare tutti: e’ questo l’obiettivo dell’unità di strada della Croce Rossa di Firenze, che da sei anni offre aiuto ai senzatetto in tutta la città. E’ difficile stimare quante persone a Firenze non abbiano fissa dimora, molti non hanno documenti e si nascondono, altri cercano di confondersi tra i viaggiatori in stazione, ma quando vedono le divise dei volontari che portano loro te’ e cibo si fanno avanti e in quel momento si può vedere l’Umanita’ di chi dona e di chi riceve.I volontari di Firenze raggiungono ad ogni uscita circa 60 persone. “La maggior parte, circa il 60%, sono stranieri – spiega la responsabile Bianca Maria Sarri – c’è un gruppo storico che incontriamo da anni, ma altre persone arrivano a ondate. Ultimamente vediamo sempre persone più giovani e pochissime donne”. Il gruppo di Croce Rossa e’ composto da circa 50 volontari ed effettua tre uscite settimanali, in una di queste collaborano con altre associazioni alla mensa dei poveri, una volta al mese un medico li accompagna. “Cibo e bevande – continua Bianca – sono anche un pretesto per informarci sulle condizioni di salute delle persone che incontriamo. Le persone senza fissa dimora in molti casi non hanno accesso al servizio sanitario, perché non avendo residenza non hanno diritto al medico di base. I clandestini spesso non si recano nemmeno in pronto soccorso per timore di essere denunciati, il nostro gruppo ha anche la funzione di informare le persone su come accedere alle cure mediche o di prestare assistenza diretta per cose semplici”.Alla prima tappa un gruppo di persone attende i volontari che mentre distribuiscono panini e bibite chiacchierano con loro, il clima e’ amichevole e scherzoso e anche senza parole si percepisce gratitudine. La seconda tappa invece è un po’ diversa, e’ quasi una visita personale. I volontari vanno a cercare una coppia che conoscono da anni: “Abbiamo incontrato queste persone in stazione – spiegano – per un periodo li abbiamo persi di vista e poi abbiamo letto un articolo su di loro, quindi abbiamo iniziato a venire a trovarli nel loro nuovo rifugio”. L’unità di strada visita anche la stazione, dove i senzatetto siedono tra i passeggeri in attesa del treno. I volontari conoscono già qualcuno di loro e si informano sulla loro situazione, accolgono lamentele e danno informazioni. Altre persone invece sono nuove: alcuni si avvicinano di corsa per prendere qualcosa da mangiare e poi scompaiono di nuovo fra gli altri viaggiatori, altri sono più in difficoltà e hanno bisogno di cure. “A volte consigliamo una visita al pronto soccorso e interviene l’ambulanza – spiega Bianca – in alcuni casi la salute dei senzatetto è compromessa per diversi fattori ma preferiscono comunque non entrare in strutture dove sono controllati, a volte lo fanno quando fa molto freddo ma appena il tempo lo permette tornano a dormire fuori”. Più tardi infatti il gruppo di Croce Rossa visita persone che si preparano a passare la notte all’aperto. Il cibo e il te’ sono gli stessi, ma spesso distribuiscono anche coperte. La bellezza di Firenze stride con i giacigli all’aperto, ma i volontari seguono tutti, per tutti hanno una parola, un gesto d’affetto. Conoscono i luoghi, le necessità, ma anche il desiderio di dignità delle persone che aiutano, e con grande rispetto raggiungono tutti i senza fissa dimora: anche chi non li ha potuti incontrare al ritorno troverà cibo e bevande accanto al proprio giaciglio.