Un anno fa ci lasciava il generale Alberto Morichetti Franchi

Lo scorso undici febbraio con una commossa celebrazione liturgica si è commemorato il primo anniversario della scomparsa del generale del Corpo Militare CRI  Alberto Morichetti Franchi.Nato a Roma il 1 agosto 1922, laureato in giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione di avvocato, giornalista professionista, già Vice Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana e Ispettore Superiore del Corpo Militare CRI, il Generale Morichetti Franchi era stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, della Medaglia d’Oro al Merito di Croce Rossa e dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Instancabile assertore dei nobili principi umanitari di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, luminoso ed energico interprete delle tradizioni militari del Corpo è stato stimato e amato come abile guida della componente militare.Le sue grandi doti organizzative, unite alla grande umanità e generosità, terranno sempre vivo in noi il ricordo della sua grande passione per la Croce Rossa Italiana rinnovando in noi il nostro impegno a favore dell’Istituzione.Il 14 novembre 2012 a Roma, presso la Sala Palasciano del Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana, nell’ambito della cerimonia di consegna delle onorificenze al Merito CRI il generale Alberto Morichetti Franchi è stato decorato con una seconda Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana (alla memoria), ritirata dal figlio, il Consigliere Massimo Morichetti Franchi, con la seguente motivazione: “Già Vice Commissario Straordinario e Vertice Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, instancabile assertore dei nobili principi umanitari dell’Istituzione, anche dopo il suo collocamento in quiescenza dall’alto della sua vastissima cultura di Croce Rossa e conoscenza della storia del Corpo non risparmiava la minima energia per apportare in ogni circostanza il suo contributo di esperienza che si rilevava fondamentale per la crescita del Corpo Militare della CRI. Memorabile e luminoso esempio di incommensurabile attaccamento alle istituzioni alle quali si dedicava con ineguagliabile generosità ed entusiasmo fino agli ultimi momenti della sua intensa vita”.     

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