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Udine: nuove povertà, a ruba i pacchi della Cri

da il “Messaggero Veneto”  dell’11 novembre 2010 di FEDERICA BARELLA Ogni giovedì mattina c’è qualcuno in più. Arrivano in via Volturno, nella sede della Croce rossa di Udine, per chiedere qualsiasi cosa: un po’ di pasta, sugo, latte, scatolame vario. Fino a ieri avevano un lavoro. Ora invece a metà mese fanno la spola tra i mercati generali, la mensa dei frati, la Caritas. E, appunto, la sede della Cri. E così nella sede della Croce rossa di Udine il giovedì mattina i sacchetti con una spesa alimentare base (pasta, zucchero, biscotti, formaggio, latte, burro e riso provenienti dall’agenzia europea Agea) e anche con altri beni (vestiti nuovi, spesso regalati dai commercianti della provincia che così svuotano i loro magazzini ed eliminano le giacenze facendo beneficenza) finiscono sempre più presto. Da un paio d’anni le richieste sono più che triplicate. E diversificate, visto che una delle nuove emergenze e delle nuove necessità, soprattutto tra gli stranieri, sono i pannolini per i più piccoli. La distribuzione dei vari pacchi viene fatta su segnalazione delle assistenti sociali del Comune di Udine e a volte dei comuni limitrofi. Ma capita sempre più spesso che si siano degli accessi “diretti”. Come quel 55enne udinese rimasto senza lavoro che riesce a stento a mantenere se stesso; o la cinquantenne, anche lei disoccupata da poco, con l’alternativa dura se cercare di mantenere la figlia agli studi o fare regolarmente la spesa. «Una volta ricevevamo richieste di aiuto soprattutto da stranieri – spiega Michele Coiutti, nuovo commissario della Cri Udine -. Ora invece i friulani e gli stessi udinesi sono in aumento. Noi seguiamo regolarmente circa 400 famiglie che ci vengono segnalate dal Comune, con una attenzione particolare ai bambini. Ma ci stiamo rendendo conto che bisognerebbe fare molto di più». Ed ecco allora il perchè del convegno sulle “Nuove povertà” che proprio la Croce rossa di Udine organizza per il prossimo 8 dicembre a Udine (in coincidenza con il galà di danza benefico pro Cri della stessa serata). Un convegno che vuole andare al di là delle solite riflessioni, puntando piuttosto alla realizzazione di una nuova rete di aiuti. «Sul territorio operano molte realtà di volontariato. Ma spesso non coordinandoci si perde in potenzialità e in risultati. Ecco perchè l’8 dicembre a ragionare con noi ci saranno altre realtà, come ad esempio la Caritas».

  

  

             

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