Ucciso in Ucraina un operatore svizzero della Croce Rossa. Il Presidente Napolitano: “Sgomento e tristezza”. Rocca: “Una perdita dolorosa e ingiusta”.

Bandiera del CICR listata a luitto
La bandiera del CICR listata a lutto

“Quando abbiamo ricevuto la notizia ero insieme ai colleghi del Comitato che lavorano a Kiev e conoscevano bene la vittima, così come il Segretario Generale della Croce Rossa Ucraina, non è immaginabile l’angoscia e il dolore. Siamo tutti sotto choc. Esprimo a nome della Croce Rossa Italiana cordoglio e vicinanza alla famiglia del nostro collega. Condividiamo le lacrime per una perdita ingiusta che, ancora una volta purtroppo, riporta all’attenzione sia la necessità di proteggere gli operatori umanitari sia quella di  far comprendere a tutti il profondo significato di un emblema universale che dovrebbe essere un simbolo di protezione e mai un bersaglio”. Così Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha espresso il proprio dolore e rammarico per la morte di Laurent Etienne Du Pasquier, un operatore 38enne del Comitato Internazionale della Croce Rossa, ucciso ieri in Ucraina, durante i combattimenti a Donetsk tra i ribelli filo separatisti russi e l’esercito regolare, nonostante la tregua degli ultimi giorni. Un colpo di mortaio avrebbe centrato un edificio dove il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) aveva in utilizzo alcuni locali. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e’ intervenuto su questo drammatico evento inviando al Presidente della Confederazione Svizzera Didier Burkhalter, il seguente messaggio: “Ho accolto con sgomento e profonda tristezza la notizia dell’ uccisione dell’ operatore della Croce Rossa Laurent Etienne Du Pasquier, avvenuta nella citta di Donetsk. La sua morte, come quella dei tanti civili vittime dei conflitti che devastano da mesi terre a noi vicine, deve spronarci a esercitare ogni possibile mezzo di convincimento delle parti in causa affinché sia rispettato il cessate il fuoco raggiunto il mese scorso – insieme con un più ampio quadro di impegni costruttivi – grazie anche al suo personale impegno in qualita’ di Presidente di turno dell’ OSCE. La morte di Laurent Etienne Du Pasquier costituisce anche un forte e tragico monito a che sia rispettata la neutralità e garantita alla Croce Rossa la possibilità di svolgere la sua missione a fianco di quanti subiscono ogni giorno la barbarie della guerra. Esprimo, con commozione e sincera solidarietà, la piu’ stretta vicinanza all’ amico popolo svizzero ed ai famigliari di Laurent Etienne Du Pasquier, così crudelmente colpiti nei loro affetti più cari”.Enorme il dolore del Comitato Internazionale. “Siamo profondamente scioccati da questa tragica perdita”, ha detto il Direttore delle operazioni del CICR Dominik Stillhart. “Sappiamo che ci sono state altre vittime civili a Donetsk. Il bombardamento indiscriminato nelle zone abitate è inaccettabile e viola il diritto umanitario internazionale”.La vittima ha lavorato per il CICR per più di cinque anni, svolgendo incarichi in Pakistan, Yemen, Haiti, Egitto e Papua Nuova Guinea. Ha iniziato la sua missione in Ucraina sei settimane fa. Il Comitato Internazionale ha attualmente circa 20 dipendenti a Donetsk. E’ operativo in Ucraina sin dall’inizio della crisi, supportando ospedali, aiutando sfollati e vulnerabili, ripristinando i contatti tra parenti e membri della stessa famiglia separati dal conflitto.

  

  

          

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