Solferino 2015, domani la suggestiva Fiaccolata che unisce i volontari di tutto il mondo
Alessandra Diodati al workshop “Lost in translation”
Numerosi gli appuntamenti e i workshop in programma
Si celebra in questi giorni “Solferino 2015” il tradizionale appuntamento sui luoghi che ispirarono ad Henry Dunant l’idea di Croce Rossa durante la storica battaglia del 1859 a Solferino (Mantova) e dove ogni anno si ritrovano volontari e operatori provenienti da tutto il mondo. Domani 20 giugno, tra le principali iniziative in programma c’è la Fiaccolata, la suggestiva processione che, con partenza alle 20, simbolicamente ripercorrerà il tragitto dei soccorritori che trasportarono i feriti da Solferino a Castiglione delle Stiviere. Nel pomeriggio a piazza Castello è previsto il ritrovo dei partecipanti alla XXII edizione dell’iniziativa. Alla Fiaccolata parteciperanno anche un gruppo di migranti, nuovi volontari CRI del Comitato di Scandicci, e alcuni ospitati dal Centro CRI di Settimo Torinese. Sarà presente inoltre il Presidente Nazionale CRI, Francesco Rocca.Nella giornata di domani si svolgerà una tavola rotonda di conclusione della Solferino Academy, un think tank internazionale per la promozione del dibattito umanitario. Si tratta di un progetto pilota della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) insieme alla CRI con partecipanti da tutto il mondo, volto alla formazione e alla ricerca, alla creazione di leadership, allo sviluppo di un gruppo di pensiero su tematiche umanitarie. In programma inoltre workshop su alcune delle attività svolte dalla Croce Rossa Italiana: l’impegno per i migranti, il Restoring Family Link (RFL), la cooperazione internazionale, il progetto SAPR, che prevede l’impiego di droni della CRI per le attività di soccorso.Il Campo CRI si trova nella zona industriale di via Pellegrine a Solferino e al suo interno sono presenti anche stand dedicati alle attività nazionali di Croce Rossa, tra cui Manovre Salvavita Pediatriche e Rianimazione Cardio Polmonare. Nei giorni scorsi si sono svolti numerosi corsi presso il Campo Scuola Nazionale riservati agli appartenenti alla CRI.
Workshop “Lost in translation”
Oggi pomeriggio al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere, al workshop organizzato dal Direttore Sanitario con delega all’immigrazione Alessandra Diodati, hanno partecipato diversi operatori e volontari attivi in ogni parte d’Italia per l’assistenza ai migranti. Non solo la Sicilia, a cui è stato dedicato un panel grazie all’intervento del Presidente Regionale Rosario Valastro che con numeri e storie alla mano, ha sottolineato l’importanza delle attività di sensibilizzazione della popolazione: “Una volta che si combattono le paure si combattono anche le discriminazioni”, ha detto. Ma anche la Calabria, altro punto di sbarco, Bolzano, terra di confine e la Liguria, oggi sulle prime pagine dei giornali per i migranti in transito e bloccati a Ventimiglia. In ‘Lost in translation’ (il titolo del workshop) sono state evidenziate alcune carenze del sistema nazionale di accoglienza, dalla certificazione sanitaria che non viaggia con il migrante, all’importanza dell’ufficio RFL capace, non solo di dare risposte ai familiari che aspettano di sapere qualcosa dai propri cari, ma anche di riunire quelle famiglie che, già al momento dello sbarco, potrebbero essere smembrate. Silvia Dizzia, responsabile dell’ufficio RFL di Catania, ha raccontato a tal proposito alcune storie sottolineando l’importanza del diritto di sapere.Nell’occasione è stato ricordato dal Capo Dipartimento Emergenze Leonardo Carmenati l’emergency appeal, lanciato dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa all’indomani dell’ultimo naufragio avvenuto il 18 aprile scorso, per sostenere il grande sforzo della CRI nell’assistenza e accoglienza dei migranti. Dall’inizio dell’anno più di cinquantamila persone sono sbarcate sulle nostre coste.
Workshop “Lost in translation”