SIRIA: MISSIONE PRESIDENTE CRI, DISASTRO UMANITARIO DIMENTICATO DALL'ITALIA. ROCCA: “IL PAESE E' ALLO STREMO, GLI AIUTI COPRONO APPENA LA META' DEI BISOGNI”

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@ICRC

(Adnkronos) – “L’Italia sta dimenticando la catastrofe umanitaria che si consuma in Siria”, dove “la popolazione è allo stremo e il paese è paralizzato da un conflitto pesantissimo”. E’ il monito del Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, raggiunto dall’Adnkronos a Damasco, dove è in missione per visitare le attività della Mezzaluna Rossa Siriana sul territorio e valutare la possibilità di progetti di cooperazione.”L’ impressione che si ha – riferisce Rocca – è di essere in una città esausta e stremata, che durante il giorno cerca di trovare la sua normalità ma dal tramonto diventa una città fantasma. La cosa che mi ha colpito profondamente – confessa – è che non si vede un bambino, sono tutti chiusi in casa. Oltre al costante rumore di fondo dei colpi di mortaio. Anche noi, in questo momento, non riusciamo ad uscire dalla città”, aggiunge. Quanto agli aiuti “coprono solo una minima parte dei bisogni, che sono enormi, perché di fatto – spiega Rocca – tantissime famiglie sono senza salario, le attività commerciali sono in gran parte ferme se non completamente paralizzate fuori Damasco. Le scuole funzionano a metà in città, ma uscendo fuori sono tutte chiuse. Insomma – ribadisce – la situazione è davvero pesante”.”Capisco che l’Italia in questo momento abbia tante priorità – sottolinea il presidente Cri – ma si sta dimenticando di questa catastrofe umanitaria. So anche che è un argomento difficile da far passare ma bisogna, in tutti i modi possibili, accendere l’attenzione su questa area storicamente amica dell’Italia”. In altre parole “bisogna fare di più”. In mancanza di soluzioni diplomatiche che tardano ad arrivare, secondo Rocca la priorità assoluta sono “gli aiuti umanitari”, per “rispondere ai bisogni primari della popolazione, in gran parte costretta a lasciare le proprie case, le proprie terre, in cerca di un po’ di sicurezza”. La Cri ha già attivato una campagna di raccolta fondi in favore della popolazione siriana” che mi auguro possa avere una risposta più forte nelle prossime settimane”. E, sicurezza permettendo, conta di realizzare progetti ad hoc sul territorio. “Anche se di fronte a questa catastrofe ci si sente davvero impotenti – conclude – bisogna assolutamente fare qualcosa”.

  

  

      

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