Sarajevo: oltre al Clown Camp, la Giornata Mondiale della Gioventù vissuta in Bosnia

I lavori del Clown Camp

Prosegue l’intesa attività didattica al Campo di Clownerie di Sarajevo: i membri della delegazione dei Pionieri sono stati inoltre impegnati in alcune attività organizzate per la Giornata Mondiale della Gioventù, un’opportunità per i volontari italiani di vivere in concreto e percepire le implicazioni del Principio di Universalità che caratterizza il Movimento di Croce Rossa. In mattinata, visita alla unità locale della Croce Rossa di Ilid?a, un sobborgo di Sarajevo, dove i giovani volontari hanno realizzato una postazione per diffondere al pubblico le proprie attività e raccogliere fondi per le attività socio-assistenziali a sostegno dei vulnerabili. Si tratta di una metodologia comune di approccio al pubblico, che vede impegnati i volontari in ogni evento e che costituisce una delle più importanti modalità di contatto delle unità locali con le rispettive comunità. Nei prossimi giorni, i Pionieri avranno l’opportunità di approfondire la conoscenza delle attività socio-assistenziali condotte dai colleghi bosniaci. Presso la struttura che ospita il campo di formazione, si è celebrata anche la Giornata Mondiale della Gioventù. Dopo la lettura del messaggio del Segretario delle Nazioni Unite, Jasmin Nik?i?, Presidente della Croce Rossa Giovanile Ilid?a e promotore del progetto di cooperazione con l’Ispettorato Provinciale dei Giovani della Croce Rossa Italiana di Torino, ha accolto i presenti con un discorso di benvenuto, ribadendo che il campo è nato da un’attività di scambio e confronto con la consorella italiana che ha portato ad individuare nella clownerie un particolare strumento di approccio nei confronti delle persone in difficoltà. “Auspico che i nostri volontari che diventeranno clown alla fine del campo possano impiegare le tecniche apprese sotto il profilo di un’azione più mirata nei confronti dei soggetti ai quali prestiamo ordinariamente assistenza”. “Non c’era modo migliore di celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù – ha spiegato Ajnija Omani?, Presidente della Croce Rossa di Sarajevo – il nostro futuro risiede in voi giovani, voi sarete parte della soluzione. Quello che state imparando qui dovrà avere un grande impatto sulla vita delle persone che abbiamo il dovere di aiutare, specialmente i bambini che vivono situazioni di disagio sociale, abbandono e malattia. Mi auguro che saprete portare avanti le attività di clowerie con una certa costanza, anche un solo servizio al mese all’inizio sarà un grande risultato. I giovani di Sarajevo devono poter vivere la loro vita senza essere sommersi dal passato”. “Auspico che Sarajevo possa, grazie alla preziosa collaborazione e sostegno dei Giovani della Croce Rossa Italiana, diventare un punto di riferimento per la promozione della clownerie nell’Europa dell’est: voi dovete “usare” al meglio l’opportunità che vi viene offerta di avere qui tra noi i volontari italiani e le loro competenze. Questo progetto, completamente nuovo ed unico nel suo genere, deve andare avanti: cercheremo ogni possibile sostegno e ci auguriamo che la Croce Rossa Italiana, verso la quale siamo immensamente grati, possa continuare ad offrire il suo supporto anche in futuro”, ha continuato Fikret ?uni?, Segretario della Croce Rossa di Sarajevo. Nel pomeriggio, due membri della delegazione dei Pionieri sono stati invitati presso la sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Sarajevo, dove il capo delegazione, Henrie Fournier, ha potuto approfondire meglio il contenuto del discorso tenuto presso la struttura del campo: “In Bosnia si registrano sentimenti di tristezza e angoscia, si parla molto del passato. In effetti, dal mio punto di vista, penso che si parli molto di quanto accaduto, ma non si voglia affrontare veramente la storia recente. I vostri amici bosniaci hanno bisogno di sapere che c’è spazio per loro e che possono rendere essi stessi il proprio paese un posto migliore. Essi devono avere l’opportunità di ricordare ai loro padri che quello che di male è accaduto è loro responsabilità, loro sono gli errori che vanno affrontati. Troppo spesso siamo “specialisti” a non voler dimenticare il passato. Per questo, la presenza della vostra delegazione italiana qui è per me motivo di grande ottimismo e intendo ancora una volta felicitarmi con voi per l’iniziativa che state portando avanti. La Croce Rossa, ovunque nel mondo, ha il potere di portare nella società una nuova atmosfera: in questo i giovani sono particolarmente capaci. Mi auguro che questo vostro progetto possa avere un seguito. Ciò che state facendo non è soltanto uno scambio, ma una vera partnership: state portando in questo paese qualcosa che non c’era prima e di cui vi sarà grande bisogno. La clownerie è un’attività esaltante, perché richiede grande creatività e capacità di mettersi in gioco, ma anche quella poesia con cui si possono affrontare anche le situazioni più tragiche e degradanti della vita. Sono felice che i giovani volontari della Croce Rossa Bosniaca avranno l’opportunità, grazie a voi, di utilizzare lo strumento del clown nelle loro attività assistenziali ed umanitarie. Avete realizzato un eccezionale progetto per la gioventù di questo paese, che stenta ad uscire dalle briglie della storia e delle tradizioni. La clownerie saprà portare anche un ammodernamento nelle politiche giovanili di questa Società Nazionale e mi auguro che Sarajevo possa diventare un centro di diffusione di tali attività anche presso le Consorelle della Regione”.

  I lavori del Clown Camp

 

Copy link
Powered by Social Snap