Ricostruita, anche grazie al supporto della CRI, la sede della Croce Rossa della Bosnia Herzegovina
Il Vicepresidente della CRI, Rosario Valastro, ha partecipato oggi a Sarajevoall’inaugurazione della sede della Croce Rossa Bosniaca, parzialmente rinnovata anche grazie al supporto della Croce Rossa Italiana, che ha contribuito con due finanziamenti. Presenti anche rappresentative della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e del Comitato Internazionale della Croce Rossa, oltre a dodici presidenti di altrettante Società Nazionali. Dopo la visita allo storico edificio e il consueto taglio del nastro, la cerimonia ufficiale è continuata nella sede del Parlamento bosniaco. Nel suo discorso di fronte ai rappresentanti del Ministero dei Diritti Umani e alle numerose autorità bosniache ed estere invitate, Valastro ha portato i saluti e le congratulazioni del Presidente CRI Francesco Rocca e di tutto il Consiglio Nazionale per il risultato conseguito.
“Sono onorato di rappresentare la Croce Rossa Italiana – ha detto – in un momento di grande gioia e orgoglio soprattutto per la Croce Rossa della Bosnia Herzegovina, ma anche per tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al processo di ricostruzione della sede. La cooperazione tra la Croce Rossa Italiana e quella Bosniaca ha una lunga storia: un percorso comune che ha segnato una grande amicizia e un reciproco supporto”.
La collaborazione al progetto di ricostruzione della sede “Risale al 2015, con la decisione di contribuire alla realizzazione di una prima fase di interventi. Oggi, celebriamo insieme alla nostra consorella il magnifico risultato raggiunto. Questa regione – ha proseguito Valastro – ha vissuto anni difficili. L’orrore della guerra, ma anche la crisi economica, l’apertura della rotta balcanica delle persone migranti che fuggono dalla miseria e dai conflitti, il traffico di esseri umani, i cambiamenti climatici. L’impegno della Croce Rossa della Bosnia Herzegovina non è mai venuto meno, come in occasione delle alluvioni del 2014, in cui scesero in campo oltre 7mila volontari, e come dimostrato dal grande lavoro nell’ambito della migrazione. La capacità della Croce Rossa Bosniaca di adattarsi ai cambiamenti è inoltre provata dall’impegno quotidiano in progetti sociali e sanitari. Un motto del Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – ha concluso il Vicepresidente CRI Valastro – è “Tutti Fratelli”, come detto dalle donne di Castiglione che soccorrevano i feriti della battaglia di Solferino: anche grazie alla manifestazione di oggi abbiamo la percezione che insieme siamo più forti e che possiamo fare di più, ancora meglio e raggiungere altri grandi traguardi”.